mercoledì 2 maggio 2018

A Cosenza, per la prima volta.


La chiesa dei Domenicani, oggi degli Oblati
Il monumento a Alarico, la chiesa dei Domenicani,
e a destra la casa degli Oblati

Appena fuori le mura antiche i domenicani, nel 1400, costruirono il più grande convento del sud d’Italia. Viveva qui Tommaso Campanella. Poi le solite vicende storiche con gli incameramenti…
Oggi, dove una volta c’erano le scuderie del convento, ci sono gli Oblati. Lavorano in seminario, nella pastorale missionaria, giovanile, e hanno affidata l’antica chiesa dei domenicani, un autentico gioiello.
Una comunità giovane, dinamica, che lavora con passione in una diocesi provata da molte difficoltà, sempre più spopolata di comunità religiose.

La casa si trova proprio tra l’antica Cosenza e la nuova, novecentesca.
Siamo alla confluenza dei due fiumi, il Crati e il Busento. Dalla finestra scorgo il monumento ad Alarico, che proprio in quel punto si è fatto seppellire assieme al cavallo e al suo tesoro.

Inizio con una passeggiata notturna nella parte nuova, con lo spazioso ed elegante corso Mazzini, nel quale spiccano grandi bronzi di Manzù, Modigliani, De Chirico… un museo all’aperto.
Questa mattina visita alla città vecchia con Enzo, un ingegnere in pensione che lavora per la curia diocesana.












Nel pomeriggio...
Diverse persone, entrando, si scusano con quanti fanno accoglienza: “Mi fermo cinque minuti soltanto, perché poi ho impegno”. Tutti sono rimasti fino alla fine. Due ore di un’attenzione unica, di alto interesse.
La professoressa Maria Intrieri dell’Università di Calabria aveva organizzato la presentazione del libro Parole di Vita, assieme ad un suo collega di sociologia delle religioni. L’evento si è tenuto nell’abito del museo di Rende, in una sala moderna messa a disposizione dal comune. Più di un centinaio i presenti, arcivescovo compreso.

Alle 20.00 siamo dovuti uscire perché i locali chiudevano, ma fuori i gruppetti hanno continuato a lungo la conversazione. Anche questa volta le serata è riuscita.


1 commento:

  1. Grazie di cuore per i giorni trascorsi insieme a Cosenza: hai suscitato nei nostri cuori un desiderio maggiore di vivere la Parola. Enzo e Rita

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