La chiesa dei Domenicani, oggi degli Oblati |
Il monumento a Alarico, la chiesa dei Domenicani, e a destra la casa degli Oblati |
Appena fuori le mura antiche i domenicani, nel 1400, costruirono il più grande convento del sud d’Italia. Viveva qui Tommaso Campanella. Poi le solite vicende storiche con gli incameramenti…
Oggi,
dove una volta c’erano le scuderie del convento, ci sono gli Oblati. Lavorano
in seminario, nella pastorale missionaria, giovanile, e hanno affidata l’antica
chiesa dei domenicani, un autentico gioiello.
Una comunità
giovane, dinamica, che lavora con passione in una diocesi provata da molte
difficoltà, sempre più spopolata di comunità religiose.
La
casa si trova proprio tra l’antica Cosenza e la nuova, novecentesca.
Siamo
alla confluenza dei due fiumi, il Crati e il Busento. Dalla finestra scorgo il
monumento ad Alarico, che proprio in quel punto si è fatto seppellire assieme
al cavallo e al suo tesoro.
Inizio
con una passeggiata notturna nella parte nuova, con lo spazioso ed elegante
corso Mazzini, nel quale spiccano grandi bronzi di Manzù, Modigliani, De
Chirico… un museo all’aperto.
Questa
mattina visita alla città vecchia con Enzo, un ingegnere in pensione che lavora
per la curia diocesana.
Nel pomeriggio...
Diverse persone, entrando, si scusano con quanti fanno accoglienza: “Mi fermo cinque minuti soltanto, perché poi ho impegno”. Tutti sono rimasti fino alla fine. Due ore di un’attenzione unica, di alto interesse.
La professoressa
Maria Intrieri dell’Università di Calabria aveva organizzato la presentazione
del libro Parole di Vita, assieme ad
un suo collega di sociologia delle religioni. L’evento si è tenuto nell’abito
del museo di Rende, in una sala moderna messa a disposizione dal comune. Più di
un centinaio i presenti, arcivescovo compreso.
Alle
20.00 siamo dovuti uscire perché i locali chiudevano, ma fuori i gruppetti hanno
continuato a lungo la conversazione. Anche questa volta le serata è riuscita.
Grazie di cuore per i giorni trascorsi insieme a Cosenza: hai suscitato nei nostri cuori un desiderio maggiore di vivere la Parola. Enzo e Rita
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