lunedì 21 maggio 2018

Il Vangelo per il nostro tempo


Nel nostro giardino
Il Vangelo di Giovanni si chiude con l’affermazione: “Vi sono ancora molte altre cose compiute da Gesù, che, se fossero scritte una per una, penso che il mondo stesso non basterebbe a contenere i libri che si dovrebbero scrivere”.
Particolarmente bello il commendo che ne fa de Caussade, scrittore di teologia spirituale del 1700:

«Lo Spirito Santo non scrive più vangeli se non nei cuori; tutte le azioni, tutte le esperienze dei santi sono il vangelo dello Spirito Santo. Le anime sante sono la carta, le loro sofferenze e le loro azioni sono l'inchiostro. Lo Spirito Santo, con la penna della sua azione, sta scrivendo dei vangeli viventi che non potranno essere letti che nel giorno della gloria quando, dopo essere usciti dalla tipografia di questa vita, saranno pubblicati.
Che bella storia! Che libro meraviglioso lo Spirito Santo scrive attualmente! Esso è in corso di stampa, anime sante, e non c'è giorno in cui non se ne compongano i caratteri, non vi si applichi l'inchiostro, non se ne stampino i fogli».

Dopo la Pentecoste la liturgia ci apre al “tempo durante l’anno”, il tempo ordinario, il nostro tempo. Dopo averci fatto leggere il Vangelo di Gesù, fino alla sua passione e risurrezione, ascensione al cielo e invio dello Spirito, ora lo Spirito Santo sta componendo la continuazione di quel Vangelo, ciò che ancora non è stato scritto: la nostra di Gesù in noi, la vita della Chiesa. Siamo chiamati ad essere un vangelo vivo.


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