Domenica sono invitato a parlare sul fondatore e sul carisma ai Memores Domini riuniti qui a Roma e a quanti saranno collegati. Il Papa mi ha
preceduto con una lettera appena indirizzata, il 30 gennaio, a Davide Prosperi,
Presidente della Fraternità Comunione e Liberazione.
Nella lettera Papa Francesco si dice grato a Dio “per la vitalità che
il movimento dimostra continuamente nella sua opera di evangelizzazione e di
carità nei confronti degli uomini e delle donne di oggi”. Quindi chiede unità,
obbedienza, fedeltà al carisma, correzione di “alcuni fraintendimenti”,
superamento di “interpretazioni personalistiche, purtroppo ancora presenti”
riguardo al carisma, e invita a sfruttare i tempi di crisi come “tempi di
rinnovamento e rilancio missionario”.
Mi ha particolarmente colpito l’appello ad «avere cura dell’unità tra voi:
essa sola, infatti, nella sequela ai pastori della Chiesa potrà essere nel
tempo custode della fecondità del carisma che lo Spirito Santo ha donato a don
Giussani: “Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri; come
io vi ho amato, cosi amatevi anche voi gli uni gli altri. Da questo tutti
sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri”».
Che altro potrò dire oltre a questo messaggio che il Papa afferma di avere “particolarmente
a cuore”?
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