sabato 24 agosto 2013

Perahera: la processione con il dente di Buddha

Eccomi di nuovo a Kandy. Settimana scorsa, quando era ancora qui, una sera ho partecipato alla festa di Perahera, che ogni anno ha luogo attorno alla lune piena di agosto. È una celebrazione che risale a circa 2000 anni fa. Consiste in una processione con la reliquia del dente di Buddha, che si ripete per una decina di giorni. Parte a sera, dal famoso Tempio del Dente, e si snoda per due ore nelle vie della città.
Giungo due ore prima, per trovare il posto lungo la strada. Le persone vengono a migliaia da tutta l’Isola, passano alcuni giorni qui, come in un santuario, e prendono posto molte ore prima della processione. È una vera festa. Tutti sono seduti per terra su teli, con quanto occorre per mangiare…
Al suono del cannone la precessione parte, una delle feste più spettacolari dell’Asia. Aprono la sfilata una serie di giovani che fanno schioccare grande frusti con rumori assordanti. Poi i portatori e i mangiatori di fuoco che fanno roteare le fiamme. Inizia quindi la sfilata vera e propria: gruppi di centinaia di suonatori di tamburi e di danzatori in costume si alternano a una ottantina di elefanti bardati interamente dalla testa ai piedi con palandrane di seta e di velluto riccamente ricamati. Finché arriva l’elefante più grande, affiancato da altre due elefanti, che porta il reliquiario d’oro con il dente del Buddha, seguito dai vari dignitari, sempre negli antichi costumi. Il tutto illuminato da torce che ardono con noci di cocco.
Uno spettacolo grandioso, che tanti seguono con devozione, le mani giunte.
Certamente uno spettacolo che immette nel magico mondo orientale. Tra l’altro penso sia la più grande orchestra di tamburi del mondo.
Molto più sobria, al confronto, la cerimonia di oggi, l’ordinazione di un giovane Oblato nella cattedrale di Kandy. La cattedrale, chiesa ordinaria stile ’700, non può minimamente reggere il confronto con il tempio buddista… Le persone mostravano tuttavia la medesima devozione. Un centinaio i concelebranti, soprattutto religiosi dei più diversi ordini. Tre ore in lingua singalese… ho capito perché una volta, durante la messa in latino, si recitava il rosario…

2 commenti:

  1. Grazie caro Padre Fabio, di avere la pazienza ogni giorno per raccontarci delle bellezze dei paesi, e delle persone che incontra,e farci partecipi dei suoi viaggi,sembra di vederli con i suoi occhi, dalla chiarezza dei racconti,e inllustrati con le foto!!!.
    Grazie ancora.

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  2. come commento si potrebbe scoppiare in una salutare risata per la battuta con cui si chiude il racconto di cerimonie solenni e spettacolari di natura diversa ma che costringono alla devozione smisurata ( fino a provare una sorta di noia )

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