Aix, 26
gennaio 1816
È il
nostro primo giorno di vita in comunità. Siamo appena in tre. Come me c’è Francesco
di Paola Enrico Tempier, giovane sacerdote di 28 anni, e Icard di 26 anni. Li
ho conosciuti entrambi quando erano ancora nel seminario di Aix. Ieri erano con
noi anche Mie e Deblieu, poi rientrati nelle loro case. Abbiamo rivisto e
firmato il testo con il quale abbiamo domandato ai Vicari generali della
diocesi di vivere insieme per dedicarci alla predicazione delle missioni
parrocchiali. Ci siamo dati appuntamento per i primi di febbraio, quando faremo
il nostro ritiro.
Eccoci
dunque, dopo tanta attesa, a vivere insieme. Mi sembra un sogno! Per la prima
volta ho preparato il pranzo, cuocendo la zuppa di verdure sul fuoco del
cammino. Il fumo ha riempito la stanza. Non sono pratico di queste cose. Fino
ad ora ho sempre trovato la tavola apparecchiata dalla mamma o dalla nonna o
dal mio fedele Mauro. Ma oggi comincia una vita nuova. Ci siamo messi a ridere,
contenti delle nostre prime maldestre esperienze culinarie. È una cosa seria quello
a cui stiamo dando vita… e noi ridiamo, contenti come pasque.
Nel fondo Boisgelin dell’Archivio generale OMI a Roma
ho trovato il diario del 1816 di sant’Eugenio de Mazenod. Con questo primo
testo ne inizio la trascrizione. (Letterarum fictio)
Ieri, anniversario dell’inizio dei Missionari Oblati,
è tornata al suo posto, nella cappella della casa generalizia, la statua dell’Immacolata
appena restaurata.
Nessun commento:
Posta un commento