La storia della fondazione degli
Oblati in Madagascar inizia a Roma nel 1976 in occasione del Congresso sul
carisma del fondatore. P. Marcello Zago aveva incontrato un vescovo del
Madagascar che gli aveva parlato di una richiesta di missionari senza esito. P.
Marcello, rivolgendosi al padre Kupka provinciale della Polonia, presente al
Congresso, gli domanda se la provincia polacca può rispondere alla richiesta. La
proposta di una nuova fondazione in Madagascar è accolta con interesse. Dopo
una visita in Madagascar, nel dicembre 1978, viene scelto di andare nella
diocesi di Toamasina situata sulla costa orientale dell’isola. La motivazione è
la seguente: “La missione proposta è in linea con le prospettive della nostra
congregazione missionaria. Ci sono persone povere in termini materiali, come
sul piano spirituale, e in attesa. Senza l'invio di missionari, migliaia di
malgasci rimarranno prive di evangelizzazione. In questa diocesi abbiamo trovato
una buona accoglienza dai Padri Monfortani responsabili della sua
evangelizzazione”. Nel 1980 partono i primi cinque Oblati. Così, il Madagascar
è diventato il 59° Paese dove gli Oblati annunciano la Buona Novella.
Nel settembre del 1981, dopo aver
appreso la lingua malgascia ed essere entrati nella nuova realtà culturale,
iniziano la loro missione a Marolambo, a quasi 400 km a sud della diocesi di
Tamatave. Come in ogni missione si costruisce la casa, la chiesa, il centro per
la formazione dei catechisti, una scuola, un centro di avviamento al lavoro per
i ragazzi della brousse, una casa per le suore che si prendono cura dell’aiuto
pastorale, del dispensario e dei un centro per la promozione della donna, dove
vengono accolte ogni anno 30 ragazze della brousse.
Viene costruita una grande sala per
le riunioni di associazioni e movimenti, e soprattutto per la formazione dei
catechisti. Una volta all'anno si tiene una sessione di un mese per una dozzina
di nuovi catechisti, che vengono con le loro famiglie. Un'altra sessione di
quattro o cinque giorni raccoglie 180, 200 persone: direttori di comunità
locali e altri catechisti. Oggi nella missione di Morolambo vi sono 170
comunità cristiane sparse nella foresta e sulle montane…
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