sabato 12 gennaio 2013

Tamatave, l’apostolato del mare


Gli Oblati non sono soltanto sugli altipiani, ma anche sul litorale, principalmente a Tamatave. Il clima e l’ambiente cambiano: caldo opprimente, paludismo... Anche qui ogni parrocchia ha decine e decine di chiesette sparse all’interno. Visitarle è ancora più difficile: acquitrini, malaria… Raccontano storie che sono epopee…
Mi colpisce soprattutto l’apostolato del mare, rivolto ai pescatori e alle loro famiglie, una delle classi più povere. Le grandi navi della Cina pescano con sistemi industriali e ai poveri pescatori tradizionali rimane ben poco. Con le loro fragili piroghe devono inoltrarsi sempre più al largo, con sempre maggiori pericoli.
Gli Oblati riescono a fornire nuove piroghe, giubbotti salvagenti, reti.
Ad ogni pescatore viene offerto il suo corredo per la pesca, viene dato un nome alla nuova piroga e allegato il nome del benefattore.
Si organizzano incontri di formazione per i pescatori, di sostengono per le loro famiglie, si tengono mense per i bambini.
Hanno saputo coinvolgere suore, laici e non soltanto per gli aiuti materiali e l’assistenza sociale, ma per la catechesi, la formazione spirituale…
Lavoro capillare, semplice, che raggiunge le famiglie più povere e che dà loro dignità, sicurezza… “Vale più un pasto frugale dove si respira un clima d’amicizia che una festa magnifica con persone arrabbiate e nervose”.

1 commento:

  1. E' meraviglioso pensare all'oceano costellato da tante piroghe su cui si leggono i nomi dei benefattori e la gioia dei poveri si effonde sui fratelli europei donatori .Grazie di portarci alla conoscenza di realtà missionarie confortanti :il Regno di Dio è già con noi !!

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