sabato 5 gennaio 2013

Nell'Isola della Riunione


I Magi con le loro tende
nel presepe di P. Lemoncelli
All’aeroporto un grande cartello assicura il più caloroso dei benvenuti. Più caloroso di così non si può proprio. Sono a più di 9000 chilometri di distanza, dieci ore di volo, tre ore avanti rispetto all’Italia, nell’oceano indiano, anche se ufficialmente in territorio francese. Da Parigi sono partito con nove ore di ritardo: l’aeroporto di Saint-Denis sull’Isola della Riunione era chiuso per un ciclone. Quando oggi sono atterrato splendeva un bel sole. Penso basti una semplice mareggiata per chiudere l’aeroporto: la pista di atterraggio è proprio lungo il mare e a livello del mare. Naturalmente tutti i programmi sono cambiati, ed eccomi, spesato dalla compagnia aerea, in un bell’albergo con piscina e con vista sul mare. Mi diranno quando potrò ripartire, domani. Un po’ di avventura non guasta.
“I paesaggi incontaminati, la foresta tropicale, ma anche i due massicci vulcanici… fanno dell’isola una meta da sogno per gli amanti della natura e delle escursione”. Così leggo nei dépliant turistici. Per me è solo il luogo dove lavorano gli Oblati… peccato che non ho il tempo si visitarli.
Intanto i Magi sono in cammino. Che uomini grandi, alla ricerca della verità, della pienezza della luce. Scrutano i segni nel cielo, sono aperti alle indicazioni che vengono loro offerte, anche quando provengono da uomini malvagi come Erode. Sono sinceri. Non si lasciano ferma­re neppure quando la piccola luce che gli guida si eclissa.
Guardo le numerose persone in albergo, turisti, gente di passaggio come me, piloti e personale di bordo degli aerei… Chissà se sono alla ricerca di Dio? Sembra così lontano Dio da questi ambienti. Sembra, ma chissà. Ceno con due simpatici giovani compagni dell’avventura, anche loro senza aereo per il Madagascar. Abbiamo fatto la fila insieme davanti agli uffici della compagnia aerea, abbiamo fatto le pratiche insieme, preso insieme il taxi… Proprio bravo… e scopro che sono testimoni di Geova. Sì, ci sono ancora i Magi.

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