martedì 1 gennaio 2013

I non propositi di apa Pafnunzio per l’anno nuovo

Anno Nuovo a Hünfeld, in Germania,
nella grande casa degli Oblati
Uno dei mille presepi di  Hünfeld
“La provvidenza che divinamente dispose la nostra vita ha colmato quest’uomo, per la salvezza degli uomini, di tali doni da mandarlo a noi e alle generazioni future come salvatore… Il giorno genetliaco del dio fu per il mondo l’inizio dei vangeli a lui collegati. A partire dalla sua nascita deve cominciare un nuovo computo del tempo”.

Si riferiva all’imperatore Augusto questa epigrafe che ancora si leggeva nella città di Priene nell’Asia Minore. Ma apa Pafnunzio sapeva bene che il vero salvatore era un altro e che l’inizio dei vangeli, la bella buona novella per il mondo intero, non coincideva con la nascita dell’imperatore romano, ma con quella di un ignoto bambino, figlio di gente comune, in un villaggio sperduto ai margini dell’impero. Sapeva anche che il computo del tempo non sarebbe stato più quello segnato dalla nascita dell’imperatore, ma da quella del Cristo. Per inerzia si continuava ancora a datare l’inizio dell’anno secondo l’uso romano, ma presto, ne era certo, si sarebbe cominciato a contare i giorni dalla nascita di Gesù, quando davvero era cominciata l’era nuova del mondo nuovo.
Intanto però, convenzionalmente, anche per apa Pafnunzio stata iniziando un nuovo anno. “Cosa ti prefiggi di fare in questo nuovo anno?”, gli aveva chiesto apa Agatone. Non ci aveva pensato; in effetti si era soliti fare dei propositi per il nuovo anno. Erano trascorsi così tanti inizi d’anno e aveva formulato così tanti propositi… Servivano ancora? Vi teneva fede per qualche tempo, poi se ne dimenticava. Adesso però il tempo si era fatto breve e forse valeva davvero la pena seguire il suggerimento di apa Agatone. Tuttavia questa volta sarebbe stato diverso:
“Amato apa, perché un altro proposito, per poi sentire la colpa d’averlo disatteso? Quest’anno penserei di non ripropormi proposito alcuno, così da lasciare libero lo Spirito di guidarmi dove e come lui vuole”.

Condivido con tutti due ringraziamenti che sono giunti ad apa Pafununzio dopo che ieri ho trascritto uno dei suoi detti:
- Grazie apa Pafnunzio, mi ci volevano le tue parole perché alla fine dell'anno mi sono ritrovata a mani vuote piena di fallimenti e questo mi faceva sentire smarrita, invece no perchè sarà sempre così ma Lui mi salva.
- I tuoi scritti, meditazioni, sono un privilegio a cui non rinuncerei... facilmente; ricominciare l'anno nuovo con "la perfezione consiste nell'essere salvato" mi ha fatto riconciliare con me stessa e mi ha reso la speranza, la gioia per affrontare l'anno nuovo con docilità a Lui che può tutto.

2 commenti:

  1. Caro apa Pafnunzio se puoi accompagnaci con la tua saggezza nel corso del nuovo anno ,ci faremo buona compagnia perchè siamo anziani e procediamo a piccoli passi senza proporci mete irraggiungibili.

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  2. Grazie Padre Fabio. E grazie anche ad apa Pafnunzio c'è sempre da rimettersi e ... ricominciare ... ogni giorno.
    Buon anno.

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