Che bella coincidenza essere sul Celio proprio nel giorno della festa dei santi Giovanni e Paolo a cui è dedicata la basilica. La tradizione fa risalire il martirio dei due frate
lli, alti ufficiali dell’esercito, al tempo dell'imperatore Giuliano
l'Apostata. Poco dopo nello stesso luogo furono uccisi tre dei loro amici:
Crispo, Crispiniano e Benedetta.
La Passio racconta
che i due vennero giustiziati il 26 giugno del 362 e segretamente sepolti, «non
essendo conveniente uccidere pubblicamente uomini cresciuti a corte», nel
criptoportico della loro stessa casa. Venne messa poi in giro la voce che erano
stati mandati in esilio.
Gli amici Crispo, Crispiniano e Benedetta immaginano la loro sorte, ma non possono far altro che piangerli e pregare per conoscere il luogo della loro sepoltura. Vengono esauditi.
Ma anche loro subiscono la decapitazione e vengono seppelliti accanto a Giovanni e Paolo.
Siamo scesi nella grande
casa, ambienti tornati alla luce, dopo secoli di oblio, grazie agli scavi intrapresi
da nel 1887 da Padre Germano, il confessore di santa Gemma Galgani. La presenza
di affreschi cristiani e di un altare rivelano la trasformazione dell'ambiente
in luogo di culto religioso, corso del IV secolo.
https://fabiociardi.blogspot.com/2018/07/la-casa-dei-santi-giovanni-e-paolo.html
Oggi, nel luogo della
loro sepoltura, abbiamo rinnovato la nostra fede.
Sono immerso in luoghi d'arte e di fede straordinari.
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