Giacarta, 7 giugno 2024
L’altra sera si sono incontrati insieme tutti i giovani in formazione: prenovizi,
novizi, scolastici e fratelli in formazione. Quanta varietà! Rispecchia quella
dell’Indonesia, con più di 17.500 isole, 265 milioni di abitanti, in crescita, centinaia
di gruppi etnici e linguistici diversi che vivono in circa 7000 isole.
Fin
dai primi secoli d.C. sono fioriti regni indù e buddisti. I commercianti
musulmani portarono l'Islam nel XIII secolo e le potenze europee successivamente
il Cristianesimo. Dopo tre secoli e mezzo di colonialismo olandese, dopo la
Seconda Guerra Mondiale, il Paese ha ottenuto l'indipendenza.
Si
è sviluppata un'identità condivisa, definita da una lingua nazionale, dalla
diversità etnica, dal pluralismo religioso all'interno di una popolazione a
maggioranza musulmana, con una storia di colonialismo e di indipendenza. Il
motto nazionale dell'Indonesia, Bhinneka Tunggal Ika, “Unità nella diversità”,
esprime la realtà che caratterizza il Paese.
Con i nostri giovani ho respirato aria di festa: giovani di un popolo giovane, pieno di speranza. Anche
per gli Oblati. Dei pionieri della prima ora, come ho appena ricordato, sono rimasti
soltanto in tre, tutti gli altri, una trentina più i giovani in
formazione, sono indonesiani.
In questi giorni altri incontri. Viene a trovarmi anche una ex studente del Claretianum! Il cerchio si allarga e le foto si moltiplicano!
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