Questa mattina dalla
mia finestra spunta l’alba di Roma! L’Indonesia è tuttavia ancora mei miei occhi.
“La chiesa indonesiana che mi hai mostrato la vedo innamorata di Dio che
continua ad attrarre tutti...”. Questa una delle tante risposte avute ai miei
blog. O ancora: “Il nostro mondo ha perso questa semplicità”.
E a proposito del "la bellezza dei popoli", ecco un’altra condivisione a uno dei miei blog.
«Ti comunico qualcosa di personale. Pongo però l’accento
non tanto sui popoli, quanto sulla Chiesa. Bisogna proprio accogliere e
valorizzare quanto di meglio si vive oggi nella Chiesa. Sono dell’avviso che
occorre mettere in luce non tanto le ombre, le debolezze, i limiti delle varie
espressioni ecclesiali, che non mancheranno mai, quanto il loro splendore, la
loro reale bellezza.
Nel portare avanti il
servizio pastorale di parroco sono entrato in contatto diretto con altri
parroci, con diverse parrocchie e diocesi. Non ricordo di aver mai espresso
critiche o giudizi severi su un parroco o sulle istituzioni ecclesiali. Andando al di là degli aspetti negativi – “La
carità tutto copre” - ho cercato di evidenziare in più occasioni il positivo,
la parte migliore, sempre presente. Ciò mi ha permesso di creare rapporti di
fiducia reciproca e di autentica collaborazione. È emersa la gioia di
incontrarsi come fratelli.
Si parte da tante scintille di carità per i singoli prossimi e si genera un incendio d’amore nell’umanità che ci circonda».
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