La piccola finestra che si
vede in alto sull’acquedotto Claudio è la cella di san Giovanni di Matha: siamo
ai primi del 1200. La vedo dal parco dei Passionisti dove sono in questi
giorni. Nella loro casa, costruita sulle grandiose fondazioni del tempio di
Claudio, c’è la cella dove ha vissuto negli ultimi anni san Paolo della Croce:
siamo nel 1700. Accanto la basilica dei Santi Giovanni e Paolo di cui sabato
prossimo sarà la festa. Poco più in là la casa di san Gregorio Magno (siamo
fine 500). Dall’alta parte la basilica di santa Maria in Navicella e accanto
santo Stefano Rotondo. Poco più in là i Quattro Santi Coronati…
Il Celio è uno dei Sette
Colli di Roma, ricco di storia, ma anche di tanta santità… speriamo che un po’
si attacchi anche a me.
San Paolo della Croce, assieme a 16 altri Passionisti, prese possesso del complesso basilicale-monastico nel pomeriggio del 9 dicembre 1773. allora, questa zona cristiano tra le più antiche di Roma, era quasi disabitata. Ma anche adesso è piena di parchi e giardini, a cominciare dalla Villa Celimontana.
Qui san Paolo della Croce, grazie alla sua fama di guida spirituale, riceveva molte visite, tra cui Papa Pio VI; qui accolse la
notizia dell’approvazione solenne delle regole; qui morì il 18 ottobre 1775 e venne sepolto
nella Basilica.
In questa casa hanno fatto gli esercizi spirituali san Giuliano Eymard, san Gaspare del Bufalo, sant’Antonio Maria Giannelli, san Vincenzo Pallotti, il beato Antonio Rosmini, ma anche Pio IX, Leone XIII, Giovanni XXIII, Paolo VI, Giovanni Paolo I… Ora tocca a me…
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