giovedì 26 settembre 2019

Vivere o scrivere?


“Nulla dies sine linea”, nessun giorno senza una linea, è una frase attribuita al pittore Apelle che non lasciava passar giorno senza tratteggiare col pennello qualche linea.
È venuta ad indicare la necessità dell'esercizio quotidiano per raggiungere la perfezione e per progredire nel bene.
“Nessun giorno senza una riga” è anche il titolo di un libro di Jurij Oleša, e qui la riga è proprio quella della penna che scrive…
Padre Fernand Jetté diceva: “Una pagina al giorno”.
“Scrivo per comprendere” (me stesso o il mondo che mi circonda) l’hanno detto in tanti…
O più semplicemente: "Scrivo per comunicare", perché non si può vivere senza comunicare.
Sarà per questi motivi che scrivo il blog ogni giorno?

Ma c’è anche Jean-Paul Sartre che afferma: “Vivere o scrivere, bisogna scegliere”.
Mi trovo nel dilemma…

1 commento:

  1. Entrambi. Nel mio piccolo, scrivo anch'io. Non ho un blog, ma condivido con gli amici. Scrivere a volte è vivere, per me che non sono granché nel parlare. Vivere a volte è scrivere, perché solo così si possono raggiungere le persone che non hai sempre accanto. Se scrivi, è perché credi in quello in cui scrivi. Se ci credi, devi viverlo, non solo scriverlo. Nessun dilemma...

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