sabato 14 settembre 2019

Il futuro è "nero"



  
I nuovi arrivati
Il ritiro è terminato.
I voti perpetui sono stati pronunciati.
Alcuni degli scolastici sono partiti per l’anno di stage in Ciad, Nigeria, Nord Camerun.
Altri sono da tempo all’estero per i loro studi: Stati Uniti, Messico, Brasile, Polonia, Filippine, Madagascar, Congo, Sud Africa, e naturalmente a Roma.
Il grande scolasticato Yves Plumey è davvero internazionale e rispetta l’antica qualifica degli Oblati come “Missionari di tutti i climi”.
Nel frattempo, ad ingrossare le fila, sono arrivati i nuovi, che hanno appena terminato il loro noviziato.
Dicono che il futuro della Chiesa è scuro. Io dico che è proprio “nero”!
Quanta vitalità e quanta fede in questa Africa.
E quante vocazioni oblate!
Una volta i missionari dal Nord scendevano al Sud. È tempo che dal Sud salgano al Nord.



La vita ricomincia nella sua normalità, anche se mancano ancora alcuni giorni all’inizio dell’anno accademico.
Ai normali lavori di pulizia, cucina, lavanderia, sartoria, si aggiunge la preparazione dei terreni per la semina di granturco, manioca, ortaggi: zappa e macete, come hanno sempre lavorato i padri e i nonni.



Ormai posso partire.
Ho salutato anche il focolare di Yaoundé. Fontem è stato cancellato dalla guerriglia. Come quando a Gerusalemme la persecuzione fu l’origine dell’espansione del primo cristianesimo, così da Fontem focolarine e focolarini sono partiti per diffondersi in mezza Africa.



Nel discorso alla nazione di due giorni fa il Presidente della Repubblica ha ammesso, per la prima volta, che c’è un problema! Speriamo che questa ammissione sia l’inizio di un processo di pace per questo grande Paese.




Nessun commento:

Posta un commento