lunedì 9 settembre 2019

Ridono di primo mattino sulle labbra dell’alba



Le messe con i canti e le danze forse possono avere valenze folkloristiche.
Stare in adorazione, in silenzio davanti a Gesù Eucaristia è invece frutto di fede pura.
Oggi questa fede l’ho vista prima nella cattedrale di Youndé, poi nella prima chiesa costruita all’inizio dell’evangelizzazione, infine nel santuario di Maria Regina degli Apostoli di Mvolyé, una costruzione moderna e di rara bellezza. In tutte e tre le chiese l’esposizione del Santissimo Sacramento e tante persone in adorazione silenziosa.
In una città rumorosa e caotica fa impressione trovare luoghi di pace e di raccoglimento.




Oltre ai parchi e ai grandi edifici moderni di rappresentanza, Yaoundé mi ha regalato il museo etnologico del monastero benedettino sul monte Febé e il museo nazionale, facendomi immergere nel mondo ancestrale e nell’arte camerunese.
Mi accompagna un’antologia di poeti. 
Charles Ngande mi fa sentire vicini gli antenati di cui ammiro gli antefatti:




Essi sono qui vicinissimi a me
Vivono la vita di un albero d’ebano
Cantano nelle chiome delle cascate
Dipingono l’arcobaleno sul dorso dei camaleonti
Piangono la notte su ghirlande di rose
Ridono di primo mattino sulle labbra dell’alba
Cullano sul loro grembo al cadere del crepuscolo
Rasserenano gli uomini coi ritmi di respiro dell’asfodelo





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