giovedì 5 settembre 2019

L'attualità dell'oblazione


La stagione delle piogge di pomeriggio apre puntuale le cateratte del cielo, in un’alternanza subitanea d’acqua e sole. I sentieri d’argilla rossa passano in fretta dal fango alla polvere.
Quando diluvia devo parlare al microfono perché il rumore degli scrosci sui tetti di lamiera è assordante.
Con microfono o senza microfono il ritiro continua il suo cammino e gli scolastici imperturbabili davanti alle condizioni atmosferiche.


Dico le cose di sempre, questa volta sul significato dell’oblazione. Ma le dico con una certa convinzione e mi sembra che porti qualche effetto.
Ho stampato un libretto di 140 pagine e ne ho portato una copia ciascuno sfruttando tutto il peso consentito dalla compagnia aerea.
A parte tutto è un tema affascinante.

Era già stato sintetizzato in un poster che ho trovato all’ingresso dello Scolasticato, rispondente alla domanda: “Cos’è l’Oblato?”.


La sera, dopo cena, proietto le mie foto portando questi giovani sui passi di sant’Eugenio a Aix, in Italia, a Marsiglia e nelle missioni oblate di oggi in giro per il mondo.
Così l’oblazione si colora di una sorprendente attualità.

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