mercoledì 11 settembre 2019

Parola d’ordine: “Andate e insegnate!”



Luglio 1946: ritiro del primo gruppo di missionari
in partenza per il Camerun-Ciad,
predicato da p. Perbal, al centro con la barba bianca;
accanto a lui,  sinistra nella foto,  p. Plumey
“Andate e insegnate! È la parola d’ordine che il Signore dà, a noi che continuiamo il lavoro iniziato dai Dodici. L’insegnamento del catechismo, delle verità rivelate, deve essere la prima preoccupazione di un sacerdote, di un missionario, cui viene affidata una comunità di cristiani e catecumeni. È un dovere imperioso dedicare, ogni giorno, un po’ di tempo alla formazione dei gruppi di catecumeni”.

È un brano di una lettera che Yves-Joseph-Marie Plumey indirizzava ai missionari il 7 novembre 1958. Si sente l’entusiasmo degli inizi, che non dovrebbe mai venire meno. Io ne vedo i frutti nei giovani scolastici di Yaoundé, decisi a diventare altrettanto missionari. La lettera così continua:
 
Lo scolasticato oblato di Yaoundé
“In foresta e nei centri dobbiamo seminare la verità, la Parola di Dio, che ha in sé potenza di luce e forza di conquista. Gli sforzi per organizzare il catechismo ovunque, la costanza nel continuare tutto l’anno, daranno frutti immediati. Le esperienze sono lì a dimostrarlo. Dobbiamo dedicare la più grande cura all’insegnamento del catechismo, prima di tutto nelle scuole. Abbiamo il prezioso aiuto delle Suore che ringraziamo per la collaborazione in questo ambito. Inoltre, vegliamo nell’assicurare il catechismo regolare e ben preparato ai bambini e ai giovani delle scuole ufficiali. Ripeto, è essenziale per la propagazione della Fede nel Nord Camerun. I responsabili della Missione devono stabilire, d’accordo con i collaboratori, padri, suore, fratelli, catechisti, il piano d’istruzione religiosa del proprio settore. È loro responsabilità controllare il lavoro, riorganizzarlo, se necessario. Anche la formazione dei catechisti richiede molta attenzione. Possiamo garantire la loro formazione religiosa e spirituale in occasione delle sessioni al centro della missione: uno o più giorni, ogni volta. Sarà anche l’occasione per offrire loro le spiegazioni sulle verità che dovranno insegnare nel mese o trimestre successivi”. (Y. Plumey, Mission Tchad-Cameroun. L’annonce de l’évangile au Nord-Cameroun et au Mayo Kabbi, 1946-1986, Editions Oblates, 1990, p. 472)

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