Bastano
un paio d’ore, in una domenica pomeriggio improvvisamente assolata, per
ripagare della stanchezza di un’intera settimana. E Roma è sempre generosa.
Mi
ha aperto i giardini di Villa Medici, sul Pincio, con le geometrie italiane e la
fantasia della facciata interna del palazzo.
Mi
ha poi invitato a un potente e dolcissimo concerto d’organo nella chiesa dei Portoghese,
a dieci anni dalla costruzione di questo strumento, appositamente per questa
chiesa.
«In conclusione, fratelli,, tutto quello che è vero, nobile,
giusto, puro, amabile, onorato, quello che è virtù e merita lode, tutto questo
sia oggetto dei vostri pensieri» (Filippesi 4, 8)
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