venerdì 27 aprile 2018

Eugenio de Mazenod battezza due musulmani



Il normale lavoro negli Archivi mi porta sempre a delle sorprese inaspettate, come quella del Vescovo de Mazenod che la notte di Pasqua battezza due musulmani.
Nell’Ordo della diocesi di Marsiglia del 1844, al giorno Sabato Santo 6 aprile 1844, Eugenio de Mazenod annota: “Battesimo di due Infedeli”.
Nella Encyclopèdie théologique del Migne, nel t. 33, Dictionnaire des conversions, p. 942, si racconta la conversione di un certo Mohammad, discendente di Mahomet, preparato al battesimo da p. Tempier (il primo compagno di sant’Eugenio e vicario generale della diocesi) e battezzato a Marsiglia nel 1844.
Sul giornale “L’Ami de la Réligion et du Roi” (Paris), t. 120, p. 168-94, si legge il racconto del battesimo, di cui si è servito Migne per il dizionario. Ecco il testo, trascritto da p. Thiel il 5 gennaio 1942:

Nella cattedrale di Marsiglia il Giovedì santo si è tenuta una cerimonia particolare. Dopo la benedizione del fonte battesimale il vescovo, secondo l’usanza tradizionale di questo giorno, ha chiamato i catecumeni adulti che erano stati preparati per ricevere il battesimo. Furono presentate due persone. Il primo era un giovane di 22 anni, nativo del Marocco. Si chiamava Mohammed.
Il secondo catecumeno, di circa 12 anni, si chiamava Damba. Era stato portato dal Senegal in qualità di domestico dal sig. Ronelle, arrivato a Marsiglia da circa 18 mesi. Questi aveva affidato al sacerdote Perret, professore del seminario minore, l’istruzione del piccolo infedele che ha presto risposto alla grazia divina. (…)
Mohammed si è presentato col suo padrino (…).
Damba era accompagnato dal suo protettore il sig. Ronelle, che ha fatto da padrino, mentre la signora Rousselle faceva da madrina.
L’emozione di Mons. de Mazenod al momento del battesimo ha edificato i numerosi testimoni.


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