Manoscritto 1853 |
Lo scopo
generale dei Direttori è mantenere l'unità dello spirito e dell'unità d'azione
nell'opera di formazione dei soggetti e nei ministeri della Congregazione,
stabilendo regole pratiche e offrendo consigli esperti per preservare e
facilitare l'effettiva applicazione dello spirito della Congregazione nelle
case di formazione e nelle opere apostoliche.
Nel passato la Congregazione aveva tre soltanto tre
Direttori: delle missioni parrocchiali, dei Noviziati e degli Scolasticati,
degli studenti prima del noviziato.
Nell’Archivio generale si conservano alcuni di
questi antichi manoscritti.
Il primo
Direttorio dei novizi fu composto tra gli anni 1832 (si
menziona la Medaglia miracolosa di Santa Caterina Labouré, approvata in
quell’anno) e il 1835, quando compare una copia con questa data. L'autore è molto probabilmente padre Casimir Aubert, che era maestro dei novizi in quegli anni.
Ci porta ai primi 20 anni della Congregazione. Ci
mostra cosa, ai tempi del Fondatore, si chiedeva ai novizi riguardo a regolamento,
esercizi di pietà e devozioni. È uno dei
più bei documenti sulla spiritualità oblata, praticamente ignorato.
Il primo manoscritto degli anni 1830 alla pagina nella quale si parla della devozione allo Spirito Santo |
Un secondo manoscritto, copiato per il noviziato di Notre Dame de l'Osier, in prima pagina porta la data del 1853. Risale al tempo del Fondatore. Anche di questo testo non conosciamo l'autore.
Vi sono poi tre diversi manoscritti, che recano
questo titolo di Directoire des
Noviciats. Senza il nome dell'autore e
senza data di composizione.
Questi manoscritti potrebbero essere stati usati per
la stesura del Direttorio del 1876, stampato a Tours 1876, 184 p. Esso codifica
le direttive e le prescrizioni tradizionali nelle nostre case di noviziato e
scolasticato ed è stato composto da p. Toussaint Rambert, che, secondo padre
Bernad, «aveva a sua disposizione due manoscritti dei primi maestri dei novizi
(Santoni, Vincens, Richard) che ha rivisto, perfezionato e dato alle stampe» (Bibliographie O.M.I., I, p. 75-76).
Un
brevissimo saggio del contenuto del primo Direttorio degli anni 1830:
Tra le adorabili
Persone della Trinità, [i novizi] avranno un culto speciale per lo Spirito Santo;
è infatti una delle devozioni più care alle anime interiori. Come si potrebbe camminare nella via del Signore,
capire qualcosa dei segreti della vita spirituale, senza la scuola dello Spirito?
È sua prerogativa santificare le anime, poiché non è solo la sorgente di tutte le
grazie, ma è la grazia stessa. Sono le sue luci a illuminare lo spirito umano in
ciò che riguarda la fede; sono le pure fiamme del suo amore che spengono gli ardori
della concupiscenza. Ma è soprattutto quando vogliamo entrare nella vita interiore,
nostra sola vita, che abbiamo bisogno di una assistenza particolare dello Spirito
Santo. Solo Lui può guidarci in quel cammino che stabilisce il regno di Dio nell’anima.
La purezza del cuore, lo spirito di preghiera, la fedeltà alla grazia non sono che
forme diverse dell’azione dello Spirito Santo che si impossessa dell’anima. I novizi
avranno perciò una speciale devozione a questa adorabile Persona della Santa Trinità;
avranno un desiderio ardente che essa dimori nel loro cuore; la chiameranno con
frequenti sospiri e cercheranno di ascoltare fedelmente le sue ispirazioni, rimproverandosi
gravemente ogni negligenza. Saranno felici di essere da lei affascinati lasciando
da parte gusti e ripugnanze della natura per far posto agli impulsi della grazia.
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