Con
le due di oggi sono arrivato al numero 17 e 18, tanti sono i nipoti che ho
battezzato.
Ma
non sono numeri, sono figlie e figli di Dio!
Al
battesimo non si parla mai ai bambini, ma ai grandi presenti. Così ho fatto oggi.
Anche
perché il battesimo non è un evento circoscritto al momento in cui viene conferito,
dura tutta la vita!
Come
quando il bambino nasce: è solo l’inizio, il bello viene dopo. Occorre tirarlo
su, nutrirlo, vestirlo, mandarlo al nido, alla scuola, riempirlo di coccole,
rimproverarlo quando è il momento, essergli vicino nei momenti difficili...
Per
crescere ha bisogno non soltanto dei genitori, ma di tutta la famiglia, nonni,
zii, cugini e poi insegnati, amici…
E
quando finisce la formazione, la crescita? Ci vuole una vita intera.
La fede in quel bambino
è un seme piccolo piccolo, bisogna coltivare, far crescere: il catechismo, la
preghiera, l’esempio, la prima comunione e poi la seconda, la terza, la cresima
e avanti avanti. Quanto lavoro perché quella fede divenga adulta,
consapevole, matura, capace di trasmettere a sua volta il dono della fede.
E di
quante persone c’è bisogno perché quel bambino, quella bambina diventino
cristiani autentici? Ci vuole tutta la famiglia, la comunità parrocchiale, la
Chiesa intera.
La
vita è la vita, quella umana e quella divina.
Auguri Emma e Silvia… e tutti gli altri 16 nipoti!
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