giovedì 29 novembre 2012

Le riviste si interrogano sul Concilio

È una classica mattinata novembrina ventosa e piovigginosa. Attraverso il ponte di Castel Sant’Angelo, deserto, silenzioso, come lo si vede poche volte. Subito di là, lungo il Lungotevere, la prestigiosa sede dell’UISG. È la prima volta che vi metto piede. È il centro che coordina i rapporti tra tutte le suore del mondo. Con la guida di sr. Giannica, che vi lavora nell’ambito dell’informativa, percorro sale e uffici, lindi e tersi, tirati a lucido, ovattati, rarefatti, con poche persone chine sulle scrivanie.
Entro nella sala dove sta iniziando il terzo incontro dei direttori delle rivista di vita consacrata. (Il primo si è tenuto nel Cile, il secondo il Spagna). Il clima è diverso: trovo una trentina di persone vivacissime, contente di trovarsi o ritrovarsi, pronte ad affrontare tre giornate di studio e di scambio.
Inizia subito la presentazione delle diverse riviste: storia, fisionomia, diffusione… Sono rappresentante una quindicina di riviste, la maggior parte di lingua spagnola, edite in Cile, Colombia, Bolivia, Brasile, Messico, Spagna, Italia. Si va dalle più grandi, come Testimoni con i suoi novemila abbonati, alle più piccola come la messicana Vinculum. Unità e Carismi mostra la sua peculiarità: è l’unica a non essere espressione di una conferenza nazionale o internazionale dei superiori maggiori, o ad avere alle spalle una grande organizzazione come le edizioni Dehoniane per Testimoni. Ed è l’unica ad avere edizioni in varie lingue, ben otto, con altrettante redazioni. Di punta la rivista Cirm del Messico per le varie edizioni elettroniche.
Ciò che è comune a tutte le riviste è la collaborazione tra molti istituti che ne sta alla base; sono tutte frutto di una grande concertazione, da un gran bisogno di comunione, di affrontare insieme le tematiche, le problematiche i progetti dei religiosi e religiose. Lo stesso desiderio percorre la nostra sala. Ogni rivista è portata avanti da redazioni che molto affiatate: quasi tutte si incontrano ogni mese per una giornata intera, invitando spesso altri esperti, per elaborare insieme i numeri della rivista e per crescere nella comunione.
Iniziamo così a riflettere insieme su un tema comune: Sulle orme del Concilio. Ci aiuta, in giornata, prima Bruno Secondin con la relazione: Per ritrovare il soffio carismatico del Concilio; poi Enrica Rosanna: A cinquant’anni del Vaticano II: Priorità e sfide della vita consacrata. Secondin ha concluso con un interessante elenco di novità lanciate in maniera germinale nel Concilio e attualmente in crescita. Rosanna, dopo aver indicato le tappe del cammino di rinnovamento postconciliare ha indicato alcuni punti fondamentali sui quali riflettere per l’oggi, punti acquisiti e nello stesso tempo problematici, che domandano di essere ripensati: il primato di Dio, l’opzione preferenziale per i poveri, la vita fraterna, l’inculturazione e la multiculturalità, l’ecclesiologia di comunione con la riscoperta della Chiesa locale, il genio femminile.
Dopo le relazioni il dialogo è vivacissimo. L’orizzonte si dilata, le questioni molto interessanti, la passione per la vita consacrata accesa. Una giornata entusiasmante.
L’incontro è continuato nei due giorni successivi con interventi di rilievo, come quello del cardinal João Braz de Aviz. Ma soprattutto c’è stato un intenso scambio dei problemi, dei sogni, degli orientamenti e delle prospettive tra tutti i direttori delle riviste.
Siamo mossi da una visione: il valore della vita consacrata sia nella sua dimensione profetica della proclamazione esistenziale del primato di Dio, sia nella sua dimensione carismatica; l’unità tra i carismi, in una più ampia comunione ecclesiale, per la fraternità universale.
Perché non vedere (2’) il video di Unità e Carismi?
http://www.youtube.com/watch?v=cRBX6Bw3OVc&feature=player_embedded

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