È una classica mattinata novembrina ventosa
e piovigginosa. Attraverso il ponte di Castel Sant’Angelo, deserto, silenzioso,
come lo si vede poche volte. Subito di là, lungo il Lungotevere, la prestigiosa
sede dell’UISG. È la prima volta che vi metto piede. È il centro che coordina i
rapporti tra tutte le suore del mondo. Con la guida di sr. Giannica, che vi
lavora nell’ambito dell’informativa, percorro sale e uffici, lindi e tersi,
tirati a lucido, ovattati, rarefatti, con poche persone chine sulle scrivanie.
Entro nella sala dove sta iniziando il
terzo incontro dei direttori delle rivista di vita consacrata. (Il primo si è
tenuto nel Cile, il secondo il Spagna). Il clima è diverso: trovo una trentina
di persone vivacissime, contente di trovarsi o ritrovarsi, pronte ad affrontare
tre giornate di studio e di scambio.
Inizia subito la presentazione delle
diverse riviste: storia, fisionomia, diffusione… Sono rappresentante una
quindicina di riviste, la maggior parte di lingua spagnola, edite in Cile,
Colombia, Bolivia, Brasile, Messico, Spagna, Italia. Si va dalle più grandi,
come Testimoni con i suoi novemila
abbonati, alle più piccola come la messicana Vinculum. Unità e Carismi
mostra la sua peculiarità: è l’unica a non essere espressione di una conferenza
nazionale o internazionale dei superiori maggiori, o ad avere alle spalle una
grande organizzazione come le edizioni Dehoniane per Testimoni. Ed è l’unica ad avere edizioni in varie lingue, ben
otto, con altrettante redazioni. Di punta la rivista Cirm del Messico per le varie edizioni elettroniche.
Ciò che è comune a tutte le riviste
è la collaborazione tra molti istituti che ne sta alla base; sono tutte frutto
di una grande concertazione, da un gran bisogno di comunione, di affrontare
insieme le tematiche, le problematiche i progetti dei religiosi e religiose. Lo
stesso desiderio percorre la nostra sala. Ogni rivista è portata avanti da
redazioni che molto affiatate: quasi tutte si incontrano ogni mese per una
giornata intera, invitando spesso altri esperti, per elaborare insieme i numeri
della rivista e per crescere nella comunione.
Iniziamo così a riflettere insieme
su un tema comune: Sulle orme del Concilio. Ci aiuta, in giornata, prima Bruno
Secondin con la relazione: Per ritrovare
il soffio carismatico del Concilio; poi Enrica Rosanna: A cinquant’anni del Vaticano II: Priorità e
sfide della vita consacrata. Secondin ha concluso con un interessante
elenco di novità lanciate in maniera germinale nel Concilio e attualmente in
crescita. Rosanna, dopo aver indicato le tappe del cammino di rinnovamento
postconciliare ha indicato alcuni punti fondamentali sui quali riflettere per
l’oggi, punti acquisiti e nello stesso tempo problematici, che domandano di
essere ripensati: il primato di Dio, l’opzione preferenziale per i poveri, la
vita fraterna, l’inculturazione e la multiculturalità, l’ecclesiologia di
comunione con la riscoperta della Chiesa locale, il genio femminile.
Dopo le relazioni il dialogo è
vivacissimo. L’orizzonte si dilata, le questioni molto interessanti, la
passione per la vita consacrata accesa. Una giornata entusiasmante.
L’incontro è continuato nei due
giorni successivi con interventi di rilievo, come quello del cardinal João
Braz de Aviz. Ma soprattutto c’è stato un intenso scambio dei problemi,
dei sogni, degli orientamenti e delle prospettive tra tutti i direttori delle
riviste.
Siamo mossi da una visione: il valore della vita consacrata sia nella sua
dimensione profetica della proclamazione esistenziale del primato di Dio, sia
nella sua dimensione carismatica; l’unità tra i carismi, in una più ampia
comunione ecclesiale, per la fraternità universale.
Perché non vedere (2’) il video di
Unità e Carismi?
http://www.youtube.com/watch?v=cRBX6Bw3OVc&feature=player_embedded
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