sabato 24 agosto 2024

Annina: questo bel garofano

Quando padre Liuzzo andò dalla mamma di Annina per sapere se acconsentiva alla figlia di seguire la sua vocazione, si sentì rispondere: “Le dono questo bel garofano”.

Sul cuscino di fiori che doveva essere posato sulla bara di Annina si sarebbero voluti dunque dei garofani… ma non è tempo di garofani questo. Eppure questa mattina, improvvisamente, la fioraia ha ricevuto garofani rossi e rosa, ed eccoli sulla bara di Annina.

Una donna “trasparente”, come l’ha definita il parroco, a cui si addicono le beatitudini dei miti e dei puri di cuore.

Ha iniziato la sua avventura con gli Oblati negli anni ’50 a san Giorgio Canavese, mettendosi a loro servizio con semplicità. Ha poi lavorato nell’asilo con i bambini, nell’ospedale del Fatebenefratelli a Roma come assistente sanitaria, come volontaria in Uruguay… È stata accanto a donne anziane senza fissa dimora alle quali portava scatoloni per dormire al riparo, trovava un letto in ospedale, una casa di riposo… Portava la comunione agli ammalati e agli anziani… Sempre all’ultimo posto.

Il funerale è stato uno specchio della sua semplicità e essenzialità.

È morta il 22 agosto, festa di Maria Regina, giorno anniversario della nascita delle COMI, la sua famiglia, e il suo funerale non è stato venerdì come previsto: per ragioni burocratiche – ossia provvidenziali – è avvenuto di sabato, giorno della Madonna…

 

1 commento:

  1. Meglio di così non si poteva scrivere di Annina essenziale e semplici e la semplicità e angelica è Grandezza

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