Fu Pio XII, nel 1955, a chiusura dell'Anno Mariano, a istituire questa festa, che celebriamo a una settimana dell’Assunzione di Maria al cielo.
La Madre ha seguito
in tutto il Figlio, fino alla croce, fino al cielo… e se lui è Re lei non
poteva non seguirlo anche nella regalità.
Perché Maria Regina? Perché in lei la Chiesa, come afferma in Concilio Vaticano II, “ha già raggiunto nella beatissima Vergine quella perfezione, che la rende senza macchia e senza ruga (cf. Ef 5,27), i cristiani invece sono ancora impegnati a crescere in santità vincendo il peccato” (LG 65). In lei Gesù ha toccato il vertice delle sue possibilità di redentore vittorioso. In lei la Chiesa – noi – siamo già quello che ancora non siamo, e che pure siamo chiamati ad essere. Basterà seguirla, come lei ha seguito il Figlio.
Anche gli Oblati hanno fatto la loro parte. Nel 1938 il superiore generale, Théodore Labouré, aveva chiesto alla Santa Sede l’istituzione della festa liturgica di Maria, Regina del mondo. Poco dopo l’inizio dell’Anno Mariano del 1954, anche il superiore generale Léo Deschâtelets indirizzò una analoga supplica al papa:
A Sua Santità Papa Pio XII
Santissimo Padre,
È per me un ben dolce
dovere rendere partecipe Vostra Santità di un desiderio espresso dal nostro
Capitolo Generale, celebrato nel mese di maggio 1953.
Con voto unanime e
grandissimo fervore, tutti i Capitolari hanno pregato il Superiore Generale
della Congregazione di voler presentare a Vostra Santità una supplica in vista
dell’istituzione di una Festa liturgica in onore della Regalità universale
della Santissima Vergine Maria.
Con questa spontanea
iniziativa, gli Oblati di Maria Immacolata hanno voluto mostrare la loro
fedeltà a questa devozione mariana, lasciata loro in eredità come prezioso
tesoro dal Fondatore, il Servo di Dio mons. Carlo Giuseppe Eugenio de Mazenod,
Vescovo di Marsiglia.
Hanno voluto inoltre
unire le loro voci a quelle della stragrande maggioranza dei cattolici che oggi
riconoscono Maria Immacolata come Regina e Imperatrice e come tale l’annunciano
alle folle nell’esercizio della loro vocazione di missionari dei poveri e delle
anime più abbandonate.
Sono felice, Santo
Padre, di rendermi interprete ufficiale di tutti i Missionari Oblati di Maria
Immacolata, supplicando Vostra Santità di accogliere la preghiera e l’auspicio
di più di seimila e cinquecento religiosi che desiderano ardentemente che Vostra
Santità proclami in questo provvidenziale Anno mariano l’universale Regalità
della Vergine e l’istituzione di una Festa liturgica che ricordi ogni anno
questo glorioso privilegio della Regina del cielo e della terra.
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