giovedì 1 agosto 2024

A cavallo dei secoli...

Nel castello di Seggau dove siamo alloggiati – perché siamo in un castello! – risiedeva fin dal 1218 il vescovo della Stiria. Il suo successore, il vescovo Wilhelm Krautwaschl, ci parla della sua diocesi: 388 parrocchie con circa 700.000 cattolici, poco più della metà degli abitanti della regione. La seconda più grande "società religiosa", per così dire, è costituita da coloro che sono "senza confessione religiosa". Circa 10.000 persone lasciano la Chiesa cattolica romana ogni anno. Ci sono poi i fedeli ortodossi, circa 30.000 persone. Le guerre e le altre catastrofi mondiali hanno infine portato in Austria molte persone di fede musulmana: dei circa 8 milioni di persone che vivono in Austria, quasi un milione sono probabilmente musulmani.

Comunque, dato che il cristianesimo vive in Stiria da più di 1100 anni, ci sono anche molte piccole chiese: circa 700 nella diocesi. Tra queste ci sono anche luoghi di pellegrinaggio più o meno grandi. Oggi ci ha portato nel santuario della "Maria Helfbrunn", che risale al XVII secolo. Vi era – e vi è ancora - un pozzo dove le persone facevano il bagno e pregavano in onore di Maria. Il pellegrinaggio, di origine popolare, fu riconosciuto soltanto intorno al 1850. Fu poi costruita una piccola chiesa sulla collina sopra la cappella di legno del pozzo. La statua della Vergine Maria che si trovava originariamente nella cappella di legno sopra l'"Helfbrunn" si trova adesso dietro nella chiesa sull'altare maggiore.

Ci accoglie il sindaco del paese, 1800 abitanti. Che onore avere in pellegrinaggio così tanti cardinali, vescovi, nunzi… Lungo il viaggio siamo scortati anche dalla polizia!

Dopo il rinnovo delle promesse battesimali attorno al pozzo della Madonna, saliamo al santuario per la messa. Intanto le donne del paese ci hanno preparato l’aperitivo!

Attraversiamo il confine e continuiamo il nostro viaggio in Slovenia, dove anticamente si estendeva la diocesi di Seggau. Rimane comunque un profondo legame colturale tra le zone confinanti. Anche quando, il 29 novembre 1945 nacque la Repubblica Federativa Popolare di Jugoslavia, il confine è sempre stato non un luogo di divisione ma di incontro. C'è ancora, ad esempio, una chiesa attraverso la quale passa il confine di Stato: l'arcivescovo di Maribor e il vescovo di Graz si incontrano lì ogni anno per una messa nella "Giornata del confine".


Ed eccoci in Slovenia, a Dveri Pax, dove ci fermiamo per il pranzo in una cantina dell'Abbazia benedettina di Admont. I monaci producono il vino dal 1139. I vigneti si estendono per un totale di quasi 73 ettari in diverse regioni della Slovenia. Un tuffo nella storia, nella cultura, nella devozione di queste regioni che fa bene a questi vescovi che vengono da tutto il mondo…



1 commento:

  1. Grazie per farci "viaggiare" con te.
    P.S. La Yugoslavia fu creata dopo
    la prima guerra

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