Ieri una giornata di
riposo assoluto. Mi incammino verso Forcella Lagazon. Sono mai stato su questo
sentiero? Ecco apparire la grotta di Lourdes. Ma sì! Sono stato qui tante volte
a pregare con la gente del paese. Più su c’è il Tedesc e poi il Piccolin… Ora
ricordo tutte le passeggiate di cinquant’anni fa! Anche quella scorciatoia… Non
salgo alla Forcella del Negher, tanto meno sulle Cime d’Auta. Ma tutto è ancora
là, d’una bellezza unica. Quanto silenzio in mezzo a tanto verde e a tante
cime. Una contemplazione. Cammino per tutta la mattinata, cinque ore, con
piccole soste per guardarmi d’attorno.
Ci sono anche le
macchie grigie degli aceri rossi ormai morti. Anche la natura è segnata dal
male. Tanti i fattori di questa strage, ma sicuramente anche la mano rapace
dell’uomo che sacrifica la biodiversità a vantaggio dello sfruttamento
economico. “La natura geme, in attesa della rivelazione dei figli di Dio…”.
La mia “estate” - Indonesia, Tonadico, Zoldo, Cutigliano, Graz, St-Pierre-Chartreuse… - finisce qui. Sciolgo
un canto di ringraziamento.
Intanto, a seguito
del blog di ieri sulla commemorazione di p. Ettore, ecco un commento da Taranto:
“Bellissimo dono ricordare p. Ettore. Anche per me è stato emozionante. E chi
dimentica le prove di canto con lui a sette otto voci… Abbiamo vissuto periodi
che ci tengono vivi anche oggi, non nostalgici, ma di fondamentale importanza
per un cammino per la vita cristiana”.
Nessun commento:
Posta un commento