“Chi è il tuo babbo?
Come si chiama?”. E il bambino si volta indietro e lo indica e lo chiama per
nome… “E il tuo? E il tuo?...”
“Sapete la preghiera
che ci ha insegnato Gesù? Il Padre nostro? Allora diciamola insieme: Padre
nostro che sei nei cieli… Fermi, fermi, non andiamo più avanti. Ma se mi avete
appena detto che il vostro padre si chiama così e così e che è lì, là…? Allora
abbiamo un altro Padre? E come si chiama? Abba? E se tutti abbiamo lo stesso
Padre in cielo noi siamo? E dove sta il padre Abba? In cielo? E chi c’è con lui
in cielo? E come si vive in Paradiso?”. E avanti così, con gli angeli, i santi,
Gesù, Maria… E la gioia, la luce, la pace, l’amore…
“Perché non proviamo
a vivere qui in terra come in cielo? Come vorremmo che fosse la nostra città,
il nostro quartiere?” Ed ecco tutta la mattina a costruire insieme un plastico
come la città come la vorremmo.
È iniziata la quarta
edizione di “Vacanze in Paradiso”.
Dopo i vescovi, dopo
i monaci e le monache, un quarantina di bambini (dalle 4 settimane ai 12 anni) con i loro genitori… Questa sì
che è estate.
Meraviglioso! Questo sì che è mettere la fantasia al servizio della Famiglia universale, con tempo e senza tempo! Ti auguro una luminosa santa Chiara!
RispondiEliminaVictoria
Ti accompagno con affetto e prego per la sua missione
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