Le nostre “Vacanze in
Paradiso” sono terminate. Torniamo in terra per vivere come in cielo.
Ormai è chiaro che
nell’impostazione di questi giorni mi sono ispirato a un famoso testo del Paradiso
’49, noto come “Resurrezione di Roma”. L’ho adattato ai bambini, ma l’hanno
capito anche gli adulti. Ho così terminato con la visione finale dello scritto:
“Gesù va risuscitato nella città eterna ed immesso dovunque. È la Vita e la Vita completa. Non è solo un fatto religioso ... (…) Gesù è l'Uomo, l'uomo perfetto (…). E chi ha trovato quest'Uomo ha trovato la soluzione d'ogni problema umano e divino. Egli lo manifesta. Basta che Lo si ami. (…) Non è certo Gesù storico o Lui in quanto Capo del Corpo mistico che risolve tutti i problemi. Lo fa Gesù-noi, Gesù-io, Gesù tu, ecc. È Gesù nell'uomo, in quel dato uomo -quando la sua grazia è in lui -, che costruisce un ponte, fa una strada, ecc. Gesù è la personalità vera, più profonda di ognuno. (…) ogni uomo porta un contributo suo tipico in tutti i campi: nella scienza, nell'arte, nella politica, ecc. L'uomo è con ciò concreatore e corredentore di Cristo. È l'incarnazione che continua, incarnazione completa che riguarda tutti i Gesù del Corpo mistico di Cristo”.
Non è questo testo l’occasione per spiegare anche ai più piccoli, il senso della vocazione e delle vocazioni? Tutte, quelle ecclesiali e quelle sociali, il cui esercizio è essenziale per portare il cielo in terra e per fare della terra il cielo.
Nei prossimi giorni tornerò su questa esperienza.
Comunque, dopo quattro edizioni
è forse il tempo di passare la mano ai francesi, n’est pas?
Ciao St-Pierre-de-Chartreuse...
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