“Qui la pace dell’aurora dura tutta la giornata”.
La scritta in
ceramica sulla parete del noviziato che guarda a occidente è una promessa che
si attua ogni giorno ormai da più di un secolo.
Me la godo tutta
questa pace, qui a Marino, nell’ultimo periodo estivo che mi concede di stare
qui a scrivere e lavorare in tutta tranquillità.
Leggo il primo numero
di “Comunità Marino”, che ancora non ha titolo, in data Pasqua 1968: «Siamo qui
in quattordici: due Missionari e dodici giovani dai quindici ai ventitré anni.
Se qualcuno ce l’avesse detto meno di un anno fa lo avremmo preso per matto!...
Abbiano sentito il bisogno di una casa per andare a vivere insieme. L’abbiamo
chiesta insieme a Chi ne ha tante: in sostanza eravamo squattrinati, ma pieni
di fede. Gli abbiamo detto: Noi Ti facciamo una casa “spirituale” tra noi, Tu
ce ne fai una di “mattoni”? Ci ha preso in parola, qualche giorno dopo la casa
c’era…”».
Il terzo numero del
giornalino, che nel frattempo ha preso il nome di “Verso l’ideale!”, si
racconta del primo campeggio a Vallada. Al termine di quel campeggio ho
raggiunto a Vallada quelli che erano rimasti in vista del noviziato… Ritrovo
tra l’altro la testimonianza della ragazza che allora cucinava, Sara, che
scriveva le stesse cose che mi ha raccontato qualche giorno fa quando l’ho
incontrata a Vallada: «Penso ancora a voi, così pieni di cortesia, umiltà,
serenità e con tutta quella gioia che possono avere soltanto le anime in pace
con Dio e con gli uomini… Ci avete lasciato un ricco patrimonio spirituale…”.
Bella anche quanto
scriveva Scolastica riguardo al “Barba Berto”, il vecchio ultranovantenne che
ci aveva accolto nella sua casa: «Sapeste come l’avete conquistato! Come avete
riempito la sua vita! A tutti racconta di voi, mostra la foto e ne distribuisce
felice le copie, Parla volentieri di voi tutti, e se non ricorda i nomi ha per
ognuno un appellativo…». Me mi chiamava “il bel toscano”…
C’è anche la lettera
di Orazio, coetaneo, che il giorno dopo il mio arrivo a Vallada ci guidò sulla
ferrata del Civetta: “Ricordo volentieri il vostro soggiorno ad Andrich: avete
portato assieme alla vostra cordialità, generosità e allegria, un esempio e una
testimonianza di viya cristiana che hanno colpito tutti...”.
In questi giorni sono qui a Marino perché la comunità è partita per Vallada, con i giovani… la vita continua!
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