sabato 30 dicembre 2023

Il mistero di Nazareth

«Quando ebbero adempiuto ogni cosa secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nazareth. Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui» (Luca 2, 39-40).

I grandi straordinari eventi attorno alla nascita di Gesù sono compiuti. Comincia ora la vita nascosta di Nazareth. Il Padre ha affidato suo Figlio a Giuseppe. Il Padre celeste penserà a dargli sapienza e grazia, lasciarlo al padre terreno il compito di farlo crescere e fortificare. Giuseppe rimane servo fedele di Dio, lavoratore silenzioso, premuroso custode della vergine Maria sua sposa, padre tenero di Gesù che guida alla maturità. Racchiude in sé un segreto incomparabile.

La sua non è una storia molto dissimile da quella di tanti altri padri. Ogni famiglia custodisce un segreto nel suo seno. È Dio che ha affidato ai genitori dei figli, siano essi naturali o di adozione; a loro il compito di crescerli con la stessa cura, affetto e dedizione che Giuseppe ha avuto per Gesù. Egli era Figlio di Dio e questi non sono meno figli di Dio. Qui è il segreto. Se sono figli di Dio appartengono, non meno di Gesù, al Padre del cielo. I genitori non sono proprietari dei figli, ne sono i custodi, come Giuseppe e Maria lo sono stati di Gesù, disposti a vederli andare per la loro strada, anche se il distacco potrà essere vissuto come il taglio di una spada. Il loro vanto, come quello di Giuseppe e Maria, sarà averli aiutati a seguire la chiamata di Dio, qualunque essa sia; averli guidati, con cura e amore, alla libertà dei figli di Dio.

La famiglia di Nazareth è ideale di comunione per ogni famiglia. Non ci è dato di entrare in questa casa, di contemplare l’intimità che vi regnava, l’armonia con la quale ci si muoveva, la semplicità e la profondità dei rapporti. Il Vangelo, nella sua sobrietà, ci parla soltanto di Gesù che, sottomesso a Giuseppe e Maria, cresceva in età sapienza e grazia, e di Maria che custodiva in cuore i fatti e le parole del figlio suo. Anche Giuseppe sapeva che nella sua famiglia si celava un mistero. Cosa si saranno detti i tre? Venendo dal Cielo, Gesù portava in casa la vita di Lassù. Nella sua famiglia l’appartenenza reciproca e il reciproco amore appaiono riflessi perfetti e piena partecipazione delle relazioni che si vivono in Cielo, nella Trinità.

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