lunedì 11 dicembre 2023

Il cammino e la meta

Il cammino dei due discepoli verso Emmaus il giorno di Pasqua è la parabola di ogni viaggio. Gesù non “appare” in mezzo a loro. Il Vangelo dice che “stette” in mezzo a loro. Un verbo forte che parla di concretezza, di stabilità. Con lui è tutta un’altra cosa: la tristezza si dilegua, i dubbi si sciolgono, la mente si dilata, il cuore scoppia di gioia... È di questo che ho parlato questa mattina alla comunità degli Oblati di Marino durante il ritiro mensile.

Ed essi, a loro volta, mi hanno dato la foto del dipinto che custodiscono nella casa del noviziato. Ce lo regalò la pittrice – suor Cesarina Giordani? – nel 1969-1970. P. Marino ne fu molto riconoscente, ma c’era un “ma”: non gli piaceva che la strada fosse chiusa dalle montagne, mancava una meta...

Quel quadro mi è stato sempre caro. I tre camminano contro vento, piegati in avanti, incuranti di tutto, dritti verso... la meta. Sì, la meta non si vede, è lontana, nascosta. Qui sta il bello. Proprio quando la meta non si vede occorre proseguire, con fiducia... tanto più che con noi c’è la Via, che è anche la Meta!

 

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