Non fu un voto, fu un “volo”. Un volo ardito come quello di Charles Lindbergh quando, per la prima volta, sorvolò l’Atlantico senza scalo. “Hai trovato la tua vocazione?”, le aveva chiesto il sacerdote vedendola tornare radiosa dal santuario di Loreto che custodisce la casa di Nazareth. “Sì”, le rispose con semplicità. “Ti sposi?”. “No”. “Vai in convento?”. “No”. “Rimani vergine nel mondo?”. “No”. Il sacerdote smarrito non aveva altre alternative da proporre. Allora? Era una quarta strada, quella che Chiara Lubich intravedeva davanti a sé. Quale? Non lo sapeva bene neppure lei, era una via nuova, che bisognava percorrere, con audacia e con coraggio.
Passano pochi anni. Sente
dentro di sé una voce che le chiede: “Datti tutta a me”. Come? Dove? Non ha importanza,
bisogna solo rispondere a quella voce. Il solo pensiero di darsi tutta a Dio la
riempie di gioia. “Se vai per questa via non avrai una tua famiglia, insinua il
sacerdote, non avrai dei figli, resterai sola nella vita...”. Sola? Finché ci
sarà un tabernacolo sulla terra – si dice tra sé Chiara – non sarò mai sola.
Gesù non ha promesso cento madri, cento fratelli e sorelle, cento figli a chi
tutto abbandona per seguirlo? Ma in quel momento Chiara non pensa né a quello
che avrebbe lasciato né a quello che avrebbe ricevuto in cambio. Sa soltanto
che vuole sposare Dio. Nientemeno!
Il sacerdote si rende
conto che, benché quella ragazza abbia soltanto 23 anni, avrebbe potuto
spiccare un volo così ardito: è davvero decisa, sa quello che vuole. Le dà
appuntamento nella cappella del collegetto. Però, le raccomanda, “passerai la notte
in preghiera”, quasi una veglia d’armi, così come allora si usava. Nella sua
stanzetta Chiara prende il crocifisso di famiglia, lo bacia e inizia a
parlargli. Poco dopo il suo respiro si condensa sull’immagine di Gesù e lei si
addormenta...
Al mattino presto veste
l’abito più bello. I poveri – anche Chiara lo era – hanno sempre un vestito per
la festa. Fuori la bufera, quasi qualcuno voglia trattenerla da un passo così
temerario. Ella va incontro al vento e alla pioggia, decisa. Nella chiesetta è
di nuovo avvolta dal silenzio. La messa, la comunione, il suo sì intero,
totale, per sempre. Una lacrima, perché consapevole che un ponte crolla alle
sue spalle, non sarebbe più potuta tornare indietro. Ma davanti c’è tutta la
vita. Ha sposato Dio e può attendersi tutto da lui. Era il 7 dicembre 1943.
Sono passati 80 anni.
Chiara non è rimasta sola. Lo Sposo l’ha fatta viaggiare con sé, spalancandole il
Paradiso e rendendola partecipe delle sue bellezze, come lei stessa esclamerà più
tardi: «Sposo mio dolcissimo, troppo bello è il Cielo e Tu come un divino
Amante, dopo Mistiche Nozze ..., mi mostri i tuoi possessi che sono miei! (...)
Mio Dio, ma perché? Perché a me tanto? Perché tanta Luce e tanto Amore?».
Chiara non è rimasta sola. Attorno a lei è nata una famiglia numerosa, fatta di
uomini e donne di tutti i continenti, di tutte le vocazioni, di molte culture e
religioni, che insieme si sentono da lei ispirati, guidati. Un sì fecondo il
suo, perché Dio non si lascia mai vincere in generosità.
Dopo 80 anni quel
“sì” si è moltiplicato e risuona ancora oggi, in mille modi. Infuriano le
tempeste, il futuro appare incerto, il “volo” può somigliare a un salto nel
buio, la paura paralizza... Eppure quella voce continua a farsi sentire in
tanti, ora appena tenue ora forte: “Datti tutta a me, datti tutto a me...”.
Come? Ognuno lo scopre lentamente, ma ogni chiamata richiede subito un sì
generoso. Può essere un sì titubante e timido o deciso, un sì piccolo piccolo o
grande grande... Basta che sia un sì, sincero, autentico... E la storia di
Chiara continuerà, come in lei è continuata la storia di Maria di Nazareth, dei
primi discepoli del Vangelo, dei grandi santi e dei cristiani anonimi che per
secoli hanno ripetuto il loro sì titubante e timido o deciso, un sì piccolo
piccolo o grande grande... Così Dio continua a farsi presente nel mondo e a
costruire la sua storia che sboccerà nel Regno dei cieli.
Vedo,un popolo,nato,dal TUO SI,CHIARA,,un popolo,che viaggia,SCORTATO DA MARIA,insieme anche il mio piccolo SI Grazie CHIARA
RispondiEliminaAnche il mio piccolo sì per un incontro che mi ha cambiato la vita
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