domenica 17 dicembre 2023

Il mio vero io

Si può essere condizionati dall’immagine che gli altri hanno di noi. In duplice senso. Ci si può lasciare condizionare da come gli altri ci vedono o da quell'immagine che vogliamo dare di noi stessi solo perché pensiamo possa piacere e renderci accetti.

È difficile essere quelli che siamo. Ed è difficile sapere chi realmente siamo. Qual è il mio vero io? Quello che gli altri pensano di me? La maschera che mi metto per apparire come non sono?

Il Vangelo di questa domenica ci ha mostrato un Giovanni Battista che non ha timore di dire ripetutamente di no a quello che gli altri pensano di lui: non è come gli altri lo vedono o se lo immaginano, non si lascia condizionare da loro. Lui è un altro. Chi è? La scoperta della propria identità è maturata in lui lentamente, nel silenzio, nella preghiera, fino a fargli prendere coscienza di essere una “voce”, di essere una missione: il battistrada del Messia. Agli altri può piacere o non piacere. Forse sono delusi perché lo pensano il Messia. Ma egli è un’altra cosa, è un’altra persona, è un’altra missione, e deve essere sé stesso. E si dichiara contento di essere sé stesso, contento di non essere lo sposo e di essere l’amico dello sposo e si rallegra nell’udire la voce dello sposo (cf. Gv 3, 29).

Giovanni invita a far emergere il vero io, a scoprire la propria missione, a essere ciò che siamo, un essere sempre in divenire, una scoperta di sé sempre nuova, in crescita costante, ma mai in contraddizione.

Qual è il mio vero io? Mi si rivela giorno per giorno. Forse lo comprenderò in pienezza soltanto alla fine. Intanto cerco di essere fedele a come mi si manifesta fin qui.

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