giovedì 28 dicembre 2023

Con in braccio Gesù Bambino

Si racconta che sant’Antonio verso la fine della vita si sia fatto costruire una celletta su un noce maestoso in Camposampiero, nel luogo che il conte Tiso aveva messo a disposizione dei frati. Precedentemente il nobile lo aveva ospitato nella sua casa, in una camera appartata. «Mentre osservava con sollecitudine e devozione la stanza in cui pregava sant’Antonio da solo – leggiamo nel Libro dei miracoli –, occhieggiando di nascosto attraverso una finestra, vide comparire tra le braccia del beato Antonio un bambino bellissimo e gioioso. Il Santo lo abbracciava e lo baciava, contemplandone il viso con lena incessante… Quel bambino era il Signore Gesù».

È l’esperienza anche di san Francesco e di tanti altri santi e sante, anche della Piccola Sorella Madeleine, come abbiamo visto pochi giorni fa.

È il sogno di molti, come di apa Pafnunzio, antico monaco del deserto nel quale amo rispecchiarmi:

«Sognò di trovarsi nella grotta di Betlemme, dove s’era recato assieme ai pastori, chiamato dalla voce dell’angelo. Trovò, come gli era stato annunciato, la madre che stava allattando il bambino.
Quando ebbe terminato, ella si guardò attorno, in cerca di un angoletto dove adagiarlo, ma non trovò spazio che fosse adatto, fin quando posò lo sguardo su di lui.
Apa Pafnunzio vide rivolgere su di sé lo sguardo della vergine madre. Gli bastò quello sguardo per sentire il cuore svuotarsi d’ogni vanità.
Si ritrovò bambino.
Fu pervaso da un fuoco d’amore.
Si ritrovò grande, dilatato all’infinito.
Maria gli si accostò e adagiò il figlio tra le sue braccia».

Sarebbe bello...

Eppure ogni mattina, alla Messa, il miracolo si compie di nuovo...

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