martedì 26 dicembre 2023

Festeggiamo il Natale?

 

“Buon Natale, caro Fabio, anche se non sembra che ci sia materia per festeggiare...”. Uno tra i tantissimi messaggi di Natale. Un messaggio che tradisce la sconsolazione davanti ai drammi che sta vivendo il mondo, con le sue guerre, i femminicidi, le rabbie, le povertà, le ingiustizie...

Ma a Natale non si festeggia il mondo pacificato. Si festeggia l’amore infinito di Dio che, proprio vedendo il disastro nel quale annega il nostro mondo, manda suo figlio e proprio in questi mondo disastrato. A Natale festeggiamo Dio che scende in questa povera umanità e crede in essa nonostante tutto.

Dopo Natale viene subito il martirio di Stefano, che sarà seguito da tanti martirii, fino alle persecuzioni di oggi in molti Paesi del pianeta. E dopo, il 28 dicembre, ci sono i bambini innocenti trucidati a Betlemme, quelli di 2000 anni fa e quelli di oggi... Sì, questo è il nostro mondo, c’è poco da festeggiare.

Eppure Dio ama questo nostro mondo e decide di viverci, per condividere tutte le sue brutture. È questo infinito amore di Dio che si fa vicino a noi, nostro compagno di viaggio, che festeggiamo a Natale.

«Ci riempie di fiducia e di speranza – ha detto il giorno di Natale il Papa nel suo messaggio urbi et orbi – sapere che il Signore è nato per noi; che la Parola eterna del Padre, il Dio infinito, ha fissato la sua dimora tra noi. Si è fatto carne, è venuto “ad abitare in mezzo a noi” (Gv 1,14): ecco la notizia che cambia il corso della storia! Quello di Betlemme è l’annuncio di “una grande gioia” (Lc 2,10). Quale gioia? Non la felicità passeggera del mondo, non l’allegria del divertimento, ma una gioia “grande” perché ci fa “grandi”. Oggi, infatti, noi esseri umani, con i nostri limiti, abbracciamo la certezza di una speranza inaudita, quella di essere nati per il Cielo. Sì, Gesù nostro fratello è venuto a fare del Padre, suo il Padre nostro: fragile Bimbo, ci rivela la tenerezza di Dio; e molto di più: Lui, l’Unigenito del Padre, ci dà il “potere di diventare figli di Dio” (Gv 1,12). Ecco la gioia che consola il cuore, rinnova la speranza e dona la pace: è la gioia dello Spirito Santo, la gioia di essere figli amati».

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