sabato 11 novembre 2023

Alla festa di nozze

 

“Arrivò lo sposo”. Prima o poi arriva. Quando? Non lo sappiamo, ma sarà sempre all’improvviso, quando meno ce lo aspettiamo. Per alcuni è un incubo. Serpeggia ovunque la paura della morte perché essa non ha nome, è un enigma, ti strappa da tutto ciò che ti è caro, dalla vita stessa, il più prezioso dei beni. Eppure la morte, da quando Gesù è morto, ha ormai il suo volto. Non viene più - perché non c’è più - quello scheletro vestito di nero, con in mano la falce, che così spesso vediamo rappresentato a significare la morte. Viene Gesù, atteso con impazienza, per l’incontro che ci introdurrà nella casa della festa.

“Le vergini che erano pronte…”. Lo hanno aspettato con la lampada accesa. La vita come attesa dello Sposo, preparazione all’incontro. Tutto fatto bene, con cura, azione per azione, seguendo la sua volontà, così che quando egli arriva tutto sia in ordine, a posto. La morte come incontro gioioso, liberatorio.

“Quando il Figlio dell’uomo tornerà, troverà ancora fede sulla terra?”, si è chiesto Gesù una volta. Ha paura che ci dimentichiamo di lui, che perdiamo la pazienza, la speranza, volgendo altrove la nostra attenzione e che altri interessi prendano il sopravvento. Lo teme non per sé ma per noi, a cui vuole bene: si preoccupa che non ci perdiamo nella morte eterna.

È l’amore l’olio che alimenta le lampade. Senza amore l’attesa si affievolisce e si spegne. Alla Chiesa di Efeso fu rimproverato che aveva perduto l’amore dei primi tempi. L’amore è vigilante, premuroso, attento… Questo? Lo faccio per te. Quest’altro? Lo faccio per te. Per te che stai per venire, che sei già lì dietro la porta, che mi fai battere il cuore…

“Entrarono con lui alle nozze”. Con lui! Quale dolce compagnia. Entrano alla festa di nozze, la festa più bella a cui si possa partecipare qui in terra, immagine più bella della festa senza fine del cielo. Ma la festa vera, la più intima e profonda, è quell’essere “con lui”. È quanto ha promesso al buon ladrone sulla croce: “Oggi sarai con me in paradiso”. “Con me”! È questo il paradiso: stare con lui. Perché non possiamo iniziare a viverlo fin da adesso?

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