Anche oggi ho guidato il ritiro mensile alla comunità di Marino. È sempre una gioia passare qualche ora insieme. Continuo il tema del “cammino”. Questa volta parlando dell’importanza di avere un compagno di viaggio, un amico. Fra l’altro abbiamo riletto insieme le componenti di un’amicizia vera e semplice, come le descrive il grande sant’Agostino nelle Confessioni:
«I colloqui, le risa
in compagnia, lo scambio di cortesie affettuose, le comuni letture, i libri
ameni, i comuni passatempi ora frivoli ora decorosi, i dissensi occasionali,
senza rancore, come di ogni uomo con se medesimo, e i più frequenti consensi,
insaporiti dai medesimi, rarissimi dissensi; l’essere ognuno dell’altro ora
maestro, ora discepolo, la nostalgia impaziente di chi è lontano, le
accoglienze festose di chi ritorna. Queste e simili segni di cuori innamorati
l’uno dell’altro, espressi dalla bocca, dalla lingua, dagli occhi e da mille
gesti gradevolissimi, sono l’esca, direi, della fiamma che fonde insieme le
anime e di molte ne fa
una sola» (IV, 8).
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