venerdì 3 novembre 2023

Siate una famiglia

“Siate una famiglia”. È il testamento che ci ha lasciato Chiara. Come tutti i genitori anche per lei niente le dà più gioia che vedere i suoi figli uniti, che si vogliono bene, che si aiutano, e niente le reca più dolore che vedere i figli disuniti, che non si parlano tra di loro, che non si incontrano...

La pandemia è stata una prova per tutti: ci ha tenuto lontani gli uni dagli altri. Abbiamo la gioia di ritrovarci insieme! Non abbiamo mai smesso di essere famiglia, ma adesso possiamo mostrarcelo gli uni gli altri.

Di quale famiglia stiamo parlando? Di quella dell’Opera? Di quella della Chiesa? In ogni caso dobbiamo avere davanti la famiglia come tale. È quello che vorrei fare con voi.

Vorrei che al mio posto, a parlare della famiglia, ci fosse Gesù, per guardare ad essa con i suoi stessi occhi. Ma lui c’è! Ha promesso di essere tra quanti sono uniti nell’amore e noi lo siamo.

Egli può parlarci della famiglia perché quando scese dal cielo sulla terra volle vivere in una famiglia. La sua prima manifestazione attraverso i segni avvenne a una festa di nozze. Quando lasciò la casa di Nazareth andò ad abitare nella famiglia di Simone, dove c’era la moglie, la suocera, la figlia, il fratello Andrea... Nelle sue parabole ha paragonato tante volte il Regno dei cieli ad un banchetto di nozze, perché qua sulla terra non c’è festa più bella della festa di nozze. Conosce bene le situazioni: figli ribelli, padri angosciati, vedove “senza pensione”, mamme che impastano il pane...

Aveva un grande rispetto per la donna. Fra i suoi seguaci c’erano molte donne, fatto inconsueto per la mentalità del tempo: nessun maestro aveva delle donne come discepoli. Secondo la Legge la donna colta in adulterio andava lapidata. Quando gliene portarono una egli chiese ai suoi accusatori di eseguire pure la sentenza di morte, ma il primo a scagliare la pietra sarebbe stato chi era senza peccato. In questo modo rese tutti consapevoli di essere peccatori e quindi tutti meritevoli di essere lapidati. Nessuno eseguì la condanna e Gesù perdonò la donna. Colpevole di adulterio era sempre e soltanto la donna. Gesù invece dichiarò adultero anche l’uomo che desidera in cuor suo la donna d’altri: si potrebbe immaginare maggior rispetto per la donna?

Amava i bambini che voleva attorno a sé.

Bella poi la risposta a chi gli chiede se è lecito divorziare. Come al solito non risponde sì o no, ma va oltre: “Com’era in principio? Qual era il disegno del Creatore?” (cf. Mt 18, 3-10).

Per capire la famiglia occorre dunque andare alle origini. E chi più esperto di Gesù che viene dal Cielo? Conosce bene ciò che accadde “in principio”. Più ancora, viene da una famiglia tutta particolare e unica: la santissima Trinità!

Mi piacerebbe iniziare così la mia conversazione sulla famiglia domenica prossima ad Ancona...

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