sabato 4 novembre 2023

Uno solo il vostro Maestro

 


«Voi non fatevi chiamare “rabbì”, perché uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli».

Non finiremo mai di stare alla tua scuola, abbiamo ancora tanto da imparare. Passano gli anni e rimaniamo discepoli della Sapienza. Che gioia averti come maestro, tanto diverso da quelli che dicono e non fanno. Tu parli con la vita introducendoci nella comunione con te, ci riveli la verità e ce ne rendi partecipi. Più impariamo da te, più cresce il desiderio di conoscerti ancora.

Che non ci sfiori la sufficienza al punto da crederci ormai maestri e neppure l’arroganza degli arrivati nei confronti degli altri. Con loro siamo semplici fratelli, condiscepoli. Frequentiamo uniti la tua scuola aiutandoci e incoraggiandoci all’assiduità e alla costanza dell’apprendimento. Se qualcosa possiamo fare per i nostri compagni è ricondurli a scuola quando la trascurano, indirizzarli a te quando sono tentati di affidarsi ad altri maestri, richiamarli all’attenzione quando si distraggono. Nella speranza che anche loro facciano altrettanto con noi.

E non chiamate “padre” nessuno sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello «celeste»

Che gioia sapere che abbiamo un Padre nel cielo. Siamo tutti fratelli perché uno è il padre, il Padre tuo che tu hai dato a noi. Non siamo orfani e neppure semplicemente trascurati. Abbiamo non soltanto un Padre, ma un Padre che si prende cura di noi e ci custodisce. Se anche rimprovera e corregge lo fa perché ci vuol bene, per il nostro bene.

Chi potrebbe ardire di prendere il suo posto nei confronti degli altri, rendendoci con ciò paternalisti? Piuttosto che farci “padri”, uniamoci in preghiera con i nostri fratelli per dire insieme: “Padre nostro che sei nei cieli…” e a lui convergere, uniti.

«E non fatevi chiamare “guida”, perché uno solo è la vostra Guida, il Cristo».

Che bello essere guidato da te nel cammino della vita. Quante difficoltà, quanti ostacoli si ergono davanti ogni giorno. A volte ci paiono insormontabili, tanto da farci scoraggiare. Quanti sbandamenti ci fanno deviare. Ma tu ti fai compagno di viaggio e nello stesso tempo ci precedi e ci riporti sulla via. Tu sai la strada, conosci i terreni minati pericolosi, da evitare, le scorciatoie che rendono spedito il cammino, i passaggi difficili e bui che pure bisogna affrontare.

Che mai ci assalga la tentazione di avventurarci da soli, con la presunzione di avere esperienza a sufficienza per battere la strada che piace a noi, che ci sembra la più diritta e più sicura, o addirittura per dire agli altri dove andare. Aiutiamoci piuttosto gli uni gli altri ad ascoltare la tua voce, a discernerla tra i tanti falsi richiami, per seguire te la Via e la Guida.

 

1 commento:

  1. Grazie di cuore per questo bellissimo commento al vangelo che ci sprona a rimanere insieme alla scuola di Gesù RISORTO

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