«Morti i maestri, la
proiezione della loro esperienza spirituale si fa sentire per parecchio tempo
ancora, ma senza più suscitare vasti miracoli di fede o grandezza mistica. Ormai
i discepoli, i seguaci, ripetono gl'insegnamenti appresi, e la loro esperienza
non è originale; direi che non posseggono se non una forza propulsiva, anziché
di lancio in avanti. La mano di Dio poco li afferra...». Josè Damián mi ha segnalato
questo terribile testo di Levasti sui Mistici del Duecento e Trecento, un libro
di quasi 100 anni fa. Chissà se oggi scriverebbe come allora...
A guardare il gruppetto che fedelmente anche oggi si è riunito spererei di no. Siamo una quindicina, tutti appassionati dei nostri “maestri”, fondatori e fondatrici, di cui studiamo gli scritti, il carisma, la spiritualità. Il tema del nostro incontro di oggi riguardava i racconti delle rispettive esperienze delle origini. Come, a chi, quando fondatori e fondatrici hanno narrato la loro storia carismatica? Spesso la stessa storia è narrata in maniera diversa, adattando il racconto alle persone, alle circostanze, oppure seguendo mozioni interiori diverse... Un cammino affascinante..., che oggi ci ha portato negli archivi delle Suore Francescane Angeline alla scoperta di fonti storiche che continuano a parlare.
Mi pare che i nostri
maestri siano ancora vivi e noi vogliamo vivere con loro.
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