Continuando
il cammino sulle orme di sant’Eugenio eccoci giunti sul Celio, uno dei sette
colli di Roma. Sant’Eugenio vi salì due volte nel 1826, durante il suo primo
soggiorno a Roma, per poi tornarvi nel 1854 in occasione della proclamazione
del dogma dell’Immacolata.
Il 12
febbraio 1826 camminò lungo il foro romano, ammirando i vari monumenti: il tempio
della pace la chiesa di S. Maria la Nuova, l’arco di Costantino… Si fa
raccontare storie e leggende, curiosa tra gli edifici, scopre gli angoli più
nascosti, ricchi di storia.
Finalmente
giunge alla basilica die santi Giovanni e Paolo. “La giornata era splendida –
scrive nel diario – e ognuno aveva preso come meta della passeggiata la chiesa
dove si svolgevano le Quarantore. Arrivato alla piazza della chiesa, mi sono
accontentato di adorare il Santo Sacramento sotto il portico esterno perché
sarebbe stato troppo difficile entrare in chiesa.
Ho
avuto l’idea di bussare al convento abitato dai padri Passionisti che hanno
avuto la bontà di farmi entrare nella piccola tribuna interna della loro casa
dove, a completo mio agio, ho potuto fare la mia adorazione.
Quando
ho finito un fratello, con la migliore grazia del mondo, mi ha accompagnato a
visitare tutta la casa che ho trovato molto pulita e che ispira pietà e
raccoglimento… Sono uscito da questa santa casa molto edificato e toccato dalla
amabile carità di coloro che la abitano”.
Pochi
giorni dopo, il 20 aprile 1826, vi torna “per dire la messa nella stanza del
venerabile Paolo della croce e sull’altare usato da questo grande servo di Dio.
Nella stanza si conservano preziosamente gli oggetti che usava in vita. Ho
fatto il ringraziamento davanti al crocifisso che portava nelle missioni e mi
sono appoggiato sullo stesso tavolo sul quale è scritto che si appoggiava lui
stesso quando faceva orazione…. I padri Passionisti mi hanno pregato di restare
con loro a pranzo”.
I
santi si cercano e si comprendono…
Anche
noi siamo stati in quella cella, abbiamo trovato tutto come al tempo di sant’Eugenio
e come lui abbiamo celebrato la messa.
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