Rosemary Goldie |
Il grande Yves Congar voleva inserire nel documento conciliare sui laci una
belle espressione con la quale le donne erano paragonate alla delicatezze dei
fiori e ai raggi del sole, “Padre, lasci da parte i fiori – disse Rosemary
Goldie, che ho avuto la gioia di avere come professoressa al Laterano –. Ciò che
le donne vogliono dalla Chiesa è di essere riconosciute come persone pienamente
umane”.
Erano 23 le donne invitate al Concilio come uditrici: 10 religiose e 13
laiche, di cui 9 nubili, 3 vedove, 1 sposata con il marito ancora vivente.
Non potettero mai prendere la parola in assemblea, neppure per ringraziare
di essere state invitate eppure il loro contributo fu determinante: per il
capitolo IV della Lumen gentium sui
laici, sulle parti della Gaudium et spes
sul contributo dei credenti alla costruzione della città umana, sul decreto riguardante
l’apostolato dei laici…, ma anche per tanti altri aspetti del dibattito
conciliare. A un gruppo di donne che rivolsero ad una delle “madri del Concilio”
per chiedere che di interessarsi delle cose che riguardavano le donne questa
rispose: “Allora ci interesseremo di tutto”. La tentazione è sempre quella di
relegare le donne nella Chiesa a trattare le tematiche che riguardano le donne,
non sapendo che tutte le tematiche le riguardano e su tutte hanno da offrire il
loro contributo.
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