domenica 16 settembre 2012

Voi, chi dite che io sia? La risposta di Daniel / 1


Abbiamo festeggiato i 50 anni di oblazione di P. Daniel Corijn. Davanti alla domanda di Gesù a Pietro che la liturgia di oggi ci ha riproposto, p. Daniel ci ha riproposto un passo della nostra Regola che “durante i 50 anni della mia vita Oblata è stato sempre la mia ispirazione profonda”:
Per essere suoi cooperatori, si impegnano a conoscerlo più intimamente, a immedesimarsi con lui, a lasciarlo vivere in loro. Sforzandosi di riprodurlo nella loro vita, vogliono essere obbedienti al Padre, costasse anche la morte, e si mettono al servizio del popolo di Dio con amore disinteressato.
Lo ha commentato in tre punti:
1. Conoscere Cristo intimamente. Nella mia vita come Oblato ho sempre voluto approfondire la domanda: “Chi è Gesù Cristo per me oggi?”. Così, ad esempio, nell’anno sabbatico che ho avuto la grazia di ricevere nel 1998-1999, ho seguito un corso in Cristologia, sono andato, da solo, in Terra Santa per 5 settimane, e ho fatto un ritiro di 30 giorni. In questo modo ho cercato di attuare quanto dice la Regola (C. 36): “In unione con Maria Immacolata…, e sotto la guida dello Spirito Santo, gli Oblati approfondiranno la loro intimità con Cristo…”.
Certo, questo rimane sempre un cammino da fare, una sfida da realizzare, una meta da raggiungere, e nessuno di noi mai arriva a conoscere perfettamente, qui sulla terra, il mistero del Dio-uomo Gesù Cristo, ma sempre dobbiamo crescere in questa intimità con il Signore.

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