I sigilli dei duchi, marchesi,
conti e baroni alla supplica
di Enrico VIII a Clemente VII
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Segreto nel senso di personale (da cui “segretario”). Il
papa ha il suo archivio personale: 85 km lineari di scaffali. Per la prima volta
100 originali e preziosissimi di questi documenti, che il Vaticano conserva e
protegge da secoli, sono rimasti esposti per sei mesi, fino a questa sera nelle
splendide sale dei Musei Capitolini di Roma.
La mostra è stata organizzata in occasione del IV Centenario
dalla fondazione dell’Archivio Segreto Vaticano ed ha esposto documenti che
coprono un arco temporale che va dall’VIII secolo d.C. fino al XX secolo.
Tra codici e pergamene, registri e manoscritti, testi vergati
su cortecce di betulla o su seta, si resta affascinati nel costatare i vasti
rapporti del papato con le persone le più impensate e di tutte le parti del
mondo, da Federico II agli indiani del Canada, dagli imperatori della Cina alla
principessa Sissi, da Bernardette a Mozart. Un cammino avvincente tra le carte
di processo di Galileo e di Giordano Bruno, tra quelle di Lutero e di Maria
Stuart. Puoi ammirare documenti originali che mai avresti immaginato di vedere:
la regola di san Francesco, il rotolo di sessanta metri del processo dei Templari,
la bolla di spartizione del mondo dopo la scoperta di Cristoforo Colombo, la
richiesta di divorzio di Enrico VIII con decine di sigilli dei membri del
parlamento, la rinuncia di Celestino V al papato, la rinuncia di Cristina di
Svezia al trono, l’ultima lettera di Maria Antonietta prima di essere ghigliottinata…
Documenti esteticamente bellissimi… Un inestimabile patrimonio
culturale dell’umanità.
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