Il preside tra il cappellano e il provinciale |
Gli studenti del liceo di
Mariengarden a Burlo sono contenti. Niente scuola! I loro professori si sono
assentati per due giorni per una sessione speciale: conoscere le radici
carismatiche della scuola. Abbiamo passato assieme momenti intensi nei quali ho
ripercorso con loro l’esperienza spirituale di sant’Eugenio, dalla quale sono
sorte una infinità di iniziative tra le quale anche l’esperienza formativa in
questa regione della Germania. Tutto il gruppo, professori giovanissimi che
sembrano studenti accanto ad altri già sperimentati, si sono posti in ascolto e
in ricerca dei valori che devono animare la loro scuola, in continuazione con
il cammino degli Oblati. Chi è stato colpito da un aspetto, che da un altro:
l’imprescindibile incontro con Cristo e la scoperta del suo infinito amore
personale per ognuno, il senso della sincera donazione di donazione di sé (non
è questa l’oblazione?), il desiderio di trasmettere i valori cristiani (non è
questa la missione?).
Sentendo la storia di Sant’Eugenio un professore mi ha detto: “Questo giovane di 25 anni, figlio di divorziati, senza futuro, smarrito… C’erano tutte le premesse per una crisi depressiva. Invece la scoperta di essere amato da Cristo ha dato senso alla sua vita. Ha trovato l’amore di Dio proprio in mezzo alle difficoltà e al dolore. Ho una figlia con il tumore, una tragedia. Anche in questo dolore posso trovare l’amore di Dio”.
Sentendo la storia di Sant’Eugenio un professore mi ha detto: “Questo giovane di 25 anni, figlio di divorziati, senza futuro, smarrito… C’erano tutte le premesse per una crisi depressiva. Invece la scoperta di essere amato da Cristo ha dato senso alla sua vita. Ha trovato l’amore di Dio proprio in mezzo alle difficoltà e al dolore. Ho una figlia con il tumore, una tragedia. Anche in questo dolore posso trovare l’amore di Dio”.
Ho poi condotto i
professori attraverso i più diversi Paesi del mondo a conoscere la presenza e
il lavoro degli Oblati. È stata anche per me una bella sorpresa mettere insieme
le foto dei posti che ho visitato in tutti questi anni, in una sorte di sintesi
missionaria. Le ho confrontate con le foto d’archivio di valore inestimabile
che di ogni regione raccontano le storie antiche dei nostri missionari.
Mi pare che i nostri
professori di Burlo siano ripartiti con maggiore consapevolezza della loro
missione, condivisa con gli Oblati.
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