Padre Daniel (a sinistra) assieme al superiore generale |
Abbiamo festeggiato i 50 anni
di oblazione di P. Daniel Corijn. Davanti alla domanda di Gesù a Pietro che la
liturgia di oggi ci ha riproposto, p. Daniel ci ha riproposto un passo della
nostra Regola che “durante i 50 anni della mia vita Oblata è stato sempre la
mia ispirazione profonda”:
Dopo aver commentato il primo punto della Regola - gli
Oblati si impegnano a conoscerlo più
intimamente - P. Daniel Corijn è passato al
secondo: si impegnano… a
immedesimarsi con lui, a lasciarlo vivere in loro. Sforzandosi di riprodurlo
nella loro vita.
Immedesimarsi con Cristo. Qui non parliamo più di una
conoscenza intellettuale, ma di una decisione di vivere come lui. Tutta la
nostra vita deve essere una imitazione della vita di Cristo e non soltanto una
imitazione ma una vera vita di Cristo in noi. Le espressioni della Regola
chiedono a noi tutto ciò che abbiamo e tutto ciò che siamo. Sono parole di una
radicalità straordinaria. È un grandissimo ideale, per il quale dobbiamo
impegnarci giorno dopo giorno. Non è
facile,ma la nostra vocazione come religiosi, come consacrati, ci domanda di
andare avanti in questa direzione, ci chiede di immedesimarci con Cristo.
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