Ho passato una giornata nell’archivio
provinciale tra i cartoni che contengono il materiale di p. Angelo Dal Bello
(1926-2013). Ha lasciato 143 quaderni con il suo diario, intitolato “Verba intima”: un tesoro immenso per conoscere il mondo interiore di
questo autentico mistico.
Il primo quaderno inizia nel
novembre 1944, quando p. Angelo è seminarista nel seminario di Treviso, in
prima liceo.
L’ultimo porta dei titoli,
come era solito fare ogni volta che iniziava un nuovo quaderno: «È lo Sposo mio
A.to. È Gesù in noi. L’infanzia materna. La Chiesa. Paradiso Rivelato: il suo.
È tutto chiaro: “Mio Dio quanti doni…”.
In quest’ultimo quaderno ha
scritto una pagina soltanto, con le date del 2, 3, 10 ottobre 2013, con grafia
incerta e un po’ confusa, ma che testimonia ancora una vita di cielo.
2 ottobre 2013: «È tutto
dello Sposo mio Signore. Da quando ho avuto “l’uso della ragione” mi era
famigliare una parolina: Sì! Sì!. Variano: Eccomi! Non mi
vengono parole. Prevale il sì».
3 ottobre 2013: «Sei venuto
a vivere e soffrire dentro il mio corpo. Io dentro di Te e Tu dentro di me… Che
grande mistero! Grazie Padre mio! Mia esperienza? Io perduto! E io
dentro di Te e Tu dentro di me».
10 ottobre 2013: «Sto
vivendo un grande “silenzio” pienezza Trinitaria».
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