Nel secondo mistero della resurrezione si contempla l’incontro di Gesù nel Cenacolo.
Il giorno di Pasqua il Risorto “stette in
mezzo” ai suoi discepoli, trasmettendo loro la sua pace. Non è una
semplice “apparizione”, ma una presenza reale: “Sono proprio io”, afferma (Lc
24, 39). Egli è davvero Gesù: mostra i segni della passione, mangia davanti a
loro e li invita ad essere i suoi testimoni (Lc 24, 36-47). Li invia come il
Padre lo aveva mandato, ed alita su di essi il suo Spirito dando loro il potere
di rimettere i peccati (Gv 20, 21-23).
Ave Maria, piena di grazia, il Signore è
con te. Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del suo seno Gesù:
1. che sta risorto in mezzo ai discepoli
nel cenacolo (Lc 24, 36)
2. che dona la sua pace (Lc 24, 36)
3. che mostra le mani e i piedi trafitti per amore nostro (Lc 24, 40)
4. che apre la mente alla comprensione delle Scritture (Lc 24, 45)
5. che ci rimprovera per la nostra stoltezza e durezza di cuore (Lc 24, 25)
6. che ci vuole suoi testimoni (Lc 24, 48)
7. che ci manda nel mondo come il Padre lo mandato a noi (Gv 20, 21)
8. che invita a proclamare il Vangelo a ogni creatura (Mc 16, 15)
9. che con il soffio della sua bocca dona lo Spirito Santo (Gv 20, 22)
10. che dona alla Chiesa il potere di perdonare i peccati (Gv 20, 28)
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